La sua Fiorentina si prepara a sfidare il Napoli di Sarri, l’obiettivo della squadra viola non è quello di fare da arbitro nella lotta scudetto ma di conquistare punti pesanti per credere ancora nella qualificazione alla prossima Europa. Questo è anche il pensiero di Jordan Veretout; 10 gol per lui in questa stagione tra campionato e Coppa Italia, una crescita importante e sospendente nella squadra di Stefano Pioli che adesso deve risollevare la testa dopo due ko e un pari.
Il centrocampista si è raccontato sulle pagine del Corriere dello Sport: “Il Napoli è fortissimo ma noi non siamo stanchi e cercheremo di giocare la partita perfetta - inizia dicendo prima di concentrarsi sui suoi risultati personali - ho sempre saputo di essere capace di fare gol, li ho fatti anche la scorsa stagione. È importante per me per la squadra, ma la stagione non è finita. Ci sono ancora quattro gare, tocca me continuare a segnare per aiutare la squadra. Mi alleno quotidianamente anche sui calci da fermo. Da ragazzino segnavo così, come quando giocavo al Nantes, ma in questa stagione mi sono un po’… specializzato, specie dopo che l’allenatore mi ha dato la responsabilità di battere rigori e punizioni”.
“Platini? È stato un grande giocatore, non possiamo essere messi sullo stesso piano. Io mi applico molto sul campo, è questione di carattere. Credo poi che non ci si debba addormentare, sedere sulle cose positive, perché quello che conta è giocare bene. Io ho dato il massimo per mettermi al servizio della squadra: non ci possiamo fermare ora, perché restano quattro partite daremo il massimo per vincerle e magari davvero proseguire la nostra corsa verso l’Europa“. La prossima sfida sarà complicata: “contro il Napoli non sarà una passeggiata, anche perché si giocano il titolo di campione d’Italia. Se dovessimo vincere noi per loro la stagione si complicherebbe non poco. Sarà una partita importante, magari anche impegnativa, ma non partiamo battuti. Abbiamo vinto contro la Roma in trasferta, abbiamo messo in difficoltà la Juventus al di là del risultato e pure per la Lazio non è stato facile superarci”.
“Al San Paolo, all’andata, siamo stati in grado di costringerli a un pareggio: per questo dico che siamo pronti a costruire la partita perfetta. Non ci interessa il risultato della gara della Juventus, siamo in grado di poter dare loro fastidio”. Poi un occhio anche al futuro: “Io qui sto molto bene. I miei pensieri sono stabiliti dalle priorità: in questo momento contano solo le partite che ci restano da qui alla fine della stagione. È evidente che nel corso della mia carriera sogno di raggiungere la Champions ma in questo momento non è il mio tarlo. A Firenze sto bene, mi piace la squadra, adesso la testa deve essere concentrata unicamente sui risultati che dobbiamo andare a prenderci. Questa è una squadra che sta lavorando con attenzione giorno dopo giorno e che sta prendendo sempre più confidenza. Dobbiamo mettere insieme tutte le energie possibili: quello che abbiamo fatto fin qui non basta, dobbiamo dare un tre serve una performance perfetta: stiamo lavorando per cancellare i nostri errori“.
E ancora sul presente “Non siamo stanchi, lavoriamo bene. Abbiamo giocato bene e non abbiamo vinto con la Lazio. Contro la SPAL avevamo fatto la partita perfetta, 24 tiri in porta lo stanno a dimostrare: ci è mancato solo il gol. Col Sassuolo siamo stati al di sotto delle capacità ma quello che conta è che siamo in grado di cambiare rapidamente, di reagire di fronte alle difficoltà. I paragoni con Nainggolan? È un grande onore essere paragonato a giocatori importanti come lui, ma io sono solo Veretout e resterò per sempre Veretout. Continuo guardare qua e là per cercare di rubare qualche segreto. Obiettivi personali? Io voglio tutto”.