Continua a rimandare l'appuntamento con la vittoria la Fiorentina, sale a tre infatti la striscia di risultati negativi inanellati dalla squadra viola che non trova il successo dal 21 febbraio, quando superò in trasferta l'Atalanta. Passo falso significativo questo maturato oggi contro l'Hellas Verona, un pari che fa salire a cinque punti il gap dal terzo posto occupato dalla Roma, vittoriosa a Udine. "Nel calcio le cose non sempre vanno come vorremmo" commenta a Sky uno sconsolato Paulo Sousa. "Bisogna stare uniti soprattutto nei momenti di difficoltà, è proprio in queste situazioni che si nota la forza di un gruppo. Oggi ho scelto i giocatori che mi davano più garanzie, poi è ovvio che, quando mandi in campo determinati elementi, cambi qualcosa a livello tattico, ma io ho valutato tutte le dinamiche e ho preso le mie decisioni.
Io come allenatore cerco di aiutare i miei giocatori, cercando di dargli sicurezza e dandogli la possibilità di crescere nella loro carriera. Gonzalo Rodriguez? Ha avuto un piccolo acciacco in settimana e abbiamo voluto gestirlo. Chi è andato in campo lo ha sostituito egregiamente. Il mio compito è quello di stimolare l'organico rendendo i giocatori più competitivi possibile. La concorrenza aumenta le prestazioni, poi è ovvio che tutto deve avere equilibrio". Il pareggio non è andato giù ai tifosi che, a fine gara, hanno fischiato la squadra: "I fischi dei tifosi sono meritati, siamo stati lontani da quelli di sempre. Loro hanno il diritto di rimproverare il nostro gioco e lo hanno fatto a fine partita. I problemi? Questioni d’interpreti, del momento e di tanti fattori. Sono triste perché non mi aspettavo di vedere questa lontananza dai nostri principi di gioco con i giocatori che avevamo in campo. E’ un momento pesante, già da dopo la partita con la Roma".