Premio ‘Gaetano Scirea’ a Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina, celebrato a margine della cerimonia di inaugurazione della Viareggio Cup: “C'è grande soddisfazione per questo premio, so che non è facile darlo ad un allenatore straniero in un paese con una qualità molto elevata negli allenatori come l'Italia. E’ un riconoscimento importante, Scirea non l’ho conosciuto ma tutti me lo hanno descritto come un giocatore moderno, intelligente, ma soprattutto molto umile”.
La consegna del riconoscimento è l’occasione giusta per commentare il pari contro il Verona e, in generale, il momento vissuto dai viola in stagione: “Sta succedendo quello che può capitare a tutte le squadre – dice Sousa -, ci sono partite in cui la qualità collettiva non viene fuori e di conseguenza emergono anche difficoltà individuali. Per fortuna, il calcio dà l’opportunità di essere subito noi stessi domenica”. Sousa sa assumersi qualsiasi tipo di responsabilità, senza nascondersi: “Sicuramente ho sbagliato qualcosa, il risultato è il barometro anche delle critiche. Spero non ci sia la voglia di mollare, ho visto una squadra che vuole tornare competitiva subito. La Champions? E’ una motivazione in più per non mollare. Certo che ci credo al terzo posto. Roma-Inter? Faccio il tifo per il calcio. Benalouane? C'è amarezza per lui stesso, mi piace vedere i protagonisti in campo e mi dispiace per lui”.
Infine sguardo oltre confine, dalla Serie A alla Liga, dove Rossi ha deciso con un suo gol il derby del suo Levante contro il Valencia: “Lo seguo e sono contento per lui. Un giocatore come lui vive di gol e di minuti, per questo la decisione presa a gennaio è stata quella giusta. Sono felice per un ragazzo che si merita tutto il bene del mondo”.