Un anno intenso, il primo vissuto in Italia. Quattordici gol che lo consacrano come uno dei migliori talenti e che convincono Corvino a spendere 15 milioni più tre di bonus per il suo cartellino. Adesso Giovanni Simeone è pronto a Tornare a Genova e a Marassi, laddove tutto è cominciato. Lo farà con la maglia viola addosso e con il sogno Europa all'orizzonte, reso ancora più concreto dalla tripletta con cui ha steso il Napoli: "E' stato davvero emozionante, ma devo già pensare al futuro, a partire dalla gara di domenica". Tredici i gol in campionato, record personale superato e stesso numero di reti di Batistuta al suo primo anno a Firenze: "A Genova è stata un'esperienza bellissima - ha raccontato al Secolo XIX - sono cresciuto tanto e non dimenticherò mai l'affetto che la città e la società hanno avuto nei miei confronti. E' stato un passaggio importantissimo, la mia prima esperienza fuori dall'Argentina. Ora sono felice per questa stagione, che pure è stata difficile, molto difficile sotto diversi aspetti". Tre punti cruciali per i ragazzi di Pioli, che non possono perdere ulteriore terreno da Atalanta, Sampdoria e Milan: "Per la Fiorentina domenica è una partita molto importante, siamo in corsa per un posto in Europa e non molliamo. Se un mio gol ci aiutasse sarebbe importante. Nel caso esulto? Lo vedrete...". Dall'altre parte un altro ex, che a Firenze è ancora molto amato. Giuseppe il nome, Rossi il cognome. La tripletta alla Juve nel 2013 il ricordo più bello: "E' un grandissimo calciatore - continua Simeone - sarà un piacere poterlo incontrare. Pepito ha fatto grandissime cose dovunque ha giocato e a Firenze è ancora molto amato, se non avesse avuto tutte le sfortune che ha avuto, probabilmente sarebbe ancora oggi tra i top player mondiali".
L'intervista integrale sull'edizione odierna de Il Secolo XIX