Dopo aver ritrovato la vittoria davanti ai propri tifosi ad oltre due mesi di stanza dall’ultima volta, la Fiorentina è attesa dalla difficile trasferta di Udine. Reduce dall’1-0 rifilato al Chievo, infatti, per i viola ecco l’ostacolo Oddo, in piena crisi di risultati: “Ma si tratta pur sempre di un avversario dal grande potenziale – avvisa Pioli in occasione della consueta conferenza stampa della vigilia – loro saranno aggressivi e determinati. Noi, dall’altra parte, dovremo imporre il solito gioco, consapevoli che ci giocheremo tre punti importanti”. Non si fida, dunque Pioli. Anche se l’Udinese arriva da tre sconfitte consecutive, con i tre punti che mancano dal 28 gennaio scorso: “Oddo ha portato solidità, costruendo una squadra solida dietro e in grado di ripartire velocemente e con grande pericolosità”. Per espugnare la Dacia Arena servirà una squadra al top: “Ma ci siamo preparati al meglio, nonostante la neve ci abbia portato a svolgere un lavoro insolito”. E, soprattutto, serviranno i gol: “La poca concretezza, fin qui, ci ha penalizzato. Non mi dispiacerebbe vincere tutte le partite 1 a 0 come contro il Chievo, ma serve di più”. A partire da Simeone, che non segna dal 5 gennaio, dal gol allo scadere fatto all’Inter: “E’ motivato e sereno al punto giusto – continua Pioli – un attaccante sa che delle volte può attraversare momenti di digiuno, ma con il lavoro i risultati arriveranno”.
Sotto la lente di ingrandimento anche Thereau: “Gli infortuni gli hanno fatto perdere la giusta sensibilità. Quando giochi tanto e poi perdi il ritmo, riprenderlo è difficile. Ma ha esperienza, sa rimanere con la testa dentro la partita”. Accanto agli attaccanti c’è lui, Federico Chiesa: “Seconda punta? Non l’ho mai provato in quella posizione e non credo che accadrà domani. In futuro, dopo aver fatto più esperienze, potrà ricoprire più ruoli. E arriverà in doppia cifra, perché fra i nostri obiettivi c’è anche quello di garantirgli più gol”. Parentesi anche sul futuro del figlio d’arte: “Mi immagino una Fiorentina con Chiesa da qui a molti anni”. Sguardo anche alle prestazioni di Milenkovic, protagonista nella difesa viola dell’ultimo mese: “Abbiamo capito le sue potenzialità fin dai primi giorni di ritiro. Doveva solo imparare qualcosa dal punto di vosta tattico e nella gestione della palla. Ha fisico, è alto ma allo stesso tempo veloce. Per questo non credo abbia problemi a giocare come terzino. Anche da regista sa trovare il compagno libero e ha personalità. E’ un ragazzo intelligente, che ha già imparato la lingua”. Chiosa finale su… Pioli stesso: “Cosa chiedo a me stesso? Di continuare a giocare da Fiorentina per vincere più partite possibili. Abbiamo un calendario difficile ma anche le nostre carte da giocarci. Può essere che sbagli la formazione iniziale. Ma infatti credo che i giocatori che non partono dall'inizio siano altrettanto importanti quanto i titolari: l'atteggiamento di chi entra deve essere indirizzato per il bene della squadra. Cambiare qualche caratteristica credo sarà importante anche domani".