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Data: 01/09/2017 -

Fiorentina, Corvino: “Abbiamo messo le basi per il futuro, ripartendo da chi voleva restare”

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Sessione di calciomercato conclusa, in conferenza stampa ecco Pantaleo Corvino per fare il punto sulla situazione in casa Fiorentina e sulle strategie adottate in questi ultimi mesi: “Abbiamo italianizzato la rosa, tenuto l’età media più bassa. Ci siamo messi al lavoro per fare una rivoluzione che ci ha visti impegnati 18 ore al giorno, lavorando in uscita e in entrata. Molte cessioni sono state fatte per dare ad alcuni l'opportunità di giocare altrove, poiché sono state chieste dai diretti interessati. Ci siamo affidati a dire un tecnico italiano e di costruzione, riconosciuto come importante. Tenete presente che da questo settembre ci sarà un nuovo capo scouting, Gianluca Comotto. Girare pagina? Abbiamo avuto degli input durante la scorsa stagione, poi ci siamo chiesti da chi dovevamo ripartire. Ad esempio, non dal nostro capitano a cui, in scadenza, abbiamo proposto un rinnovo di 2 milioni e 700 euro più bonus che non è stata presa in considerazione. Ma se c’è qualcuno che se n’è voluto andare, altri hanno voluto rimanere: abbiamo apprezzato questi giocatori e ne abbiamo aggiunti altri”.

Chi? “Siamo ripartiti da Sportiello e Astori, aggiungendo Hugo e Pezzella. Siamo ripartiti da Badelj, Saponara e Chiesa e da Babacar, affiancandogli uno come Simeone. Insomma abbiamo tenuto una base cercando di migliorarla anche per il futuro. Siamo stati condizionati anche da alcune cessioni, abbiamo spinto anticipando l'acquisto di Simeone per non aspettare la cessione di Kalinic. La Fiorentina ha perso appeal? No, il calcio italiano può attirare ancora ma non è come quello inglese e spagnolo. Sono pochi i nostri club che possono arrivare a certi mercati”. Per i rinnovi di Badelj e Chiesa, nessuna fretta: “Ogni cosa ha le sue scadenze, ci sarà il momento in cui penseremo ai rinnovi”.

In chiusura, un occhio al bilancio e all’equilibrio economico del club: “Il club di calcio ormai va gestita come un'azienda perciò bisogna tenere conto dei vari comparti. Le entrate della Fiorentina si aggirano sui 90 milioni di euro, una parte va per gli acquisti, l’altra per il comparto aziendale. Nel bilancio insomma vanno aggiunte anche queste spese che non si vedono immediatamente. Inoltre ci sono i riscatti di Sanchez e gli uruguaiani che vanno nel bilancio di quest'anno. La società ha a cuore la Fiorentina a prescindere dal veleno che viene buttato addosso. Ci sforziamo di fare il meglio. L'obiettivo? Vediamo questo gruppo strada facendo ”.



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