La sconfitta della Fiorentina contro la Lazio brucia in casa viola. Il club viola recrimina per alcune decisioni arbitrali dubbie. Dopo il fischio finale, la reazione esagerata Ribery e nel post partita le parole di Montella hanno alimentato la discussione. Oggi, anche il presidente della Fiorentina Rocco Commisso è tornato sull'argomento ai microfoni di Radio Rai: "Non mi è piaciuto quel che è successo ieri sera, credevo che dopo la partita con il Napoli avessimo finito con certi arbitraggi. E' scandaloso quello che è successo. L'arbitro doveva almeno andare al Var, poi si può pure accettare la decisone. Non capisco queste cose, non sono sereno".
Il patron viola ha commentato anche l'espulsione di Ribery arrivata a fine partita: "Lui era nervoso, quando uno diventa nervoso capita che commetta un errore. Nella mia azienda ci sono 4500 dipendenti, se ogni volta che fanno un errore li caccio via, poi che succede?".
Su Chiesa e Castrovilli ha detto: "Chiesa per ora resta a Firenze. Quando sono arrivato ho detto che resterà almeno per un anno, poi si vedrà. Anche il ragazzo dovrà prendere una decisione. Finora non abbiamo parlato del suo futuro. E' sereno, gioca bene. Castrovilli ha firmato un nuovo contratto di cinque anni, è un ragazzo bravissimo e spero di tenerlo qui a lungo".
Commisso è tornato sull'acquisto sfumato del Milan: "Eravamo quasi alla firma con mister Li. L'offerta era buonissima. Lui teneva una percentuale di proprietà del Milan e io investivo. Quando dovevamo firmare i documenti, lui ha mandato via tutti e ha detto no. Pensavamo avesse avuto un'offerta migliore della nostra. Due settimane dopo hanno mandato via lui".
L'imprenditore americano ha poi scelto di acquistare il club viola: "Sono contentissimo di stare qui. Ho fatto più visite io a Firenze in quattro mesi, che mister Li in Italia in questi anni. Sono contento, vuol dire che qui mi vogliono bene e io voglio bene a loro. Non mi sono mai pentito di aver comprato la Fiorentina".
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