Vent'anni da compiere ad ottobre, una futuro tutto da scrivere. Sta vivendo un sogno Federico Chiesa, classe 1997 della Fiorentina. Dopo essere partito titolare alla prima giornata contro la Juventus, sono arrivati anche i primi gol in Serie A, contro Chievo e Genoa. Ne ha parlato proprio il giocatore viola, ai microfoni di Sky Sport, partendo dal rinnovo del contratto: "Quando ho firmato ero felicissimo ma anche teso, perché era la vigilia della sfida contro la Juve, una partita importantissima. Per questo non mi sono fermato troppo a riflettere, ma sono molto contento di restare altri quattro anni".
Poi sulla possibilità di diventare, un giorno, il capitano della Fiorentina: "Ci spero. Provengo dal settore giovanile e sono un figlio di questo club, per me è una seconda pelle. Mio papà? Mi ha aiutato molto, nei momenti di difficoltà mi ha sempre dato i giusti consigli. Nelle giovanili giocavo meno perché non avevo un fisico adatto, lui mi diceva che con tempo e lavoro avrei avuto il mio spazio. Ho sempre pensato di fare come lui e spero di togliermi anche io molte soddisfazioni".
Il momento di Chiesa è di quelli indimenticabili, considerando soprattutto l'età: "Sto vivendo un sogno e non voglio svegliarmi. Quando sono andato a firmare gli autografi ero molto emozionato, i tifosi mi hanno dimostrato un grande affetto. Sono giovane, è vero, ma anche in altri club ci sono tanti giocatori provenienti dai rispettivi settori giovanili ed è una cosa positiva. L'emozione più bella? L'esordio allo Juventus Stadium: il mister è stato un pazzo, nessuno si sarebbe aspettato di vedermi in campo".