E’ la gara che tutti gli appassionati di calcio attendono, quella che decide l’esito di una stagione. Real Madrid e Liverpool una di fronte all’altra per l’ultimo atto della Champions League, una festa del calcio a Kiev… ma anche nel piccolo villaggio di Bambali. Un paese sperduto nel profondo sud del Senegal che non è però un luogo qualunque. Lì è nato Sadio Mané, uno dei protagonisti più attesi della prossima finale di Champions e importantissima pedina nello scacchiere di Klopp in tutta la stagione.
Un centometrista dai piedi raffinati che è riuscito a farsi apprezzare in Premier League e non soltanto, giocate imprevedibili a mille all’ora per far innamorare i tifosi dei Reds. Anche nella gara dell’Olimpico contro la Roma, Mané ha brillato sulla fascia in una competizione che lo ha visto finora andare a segno ben 9 volte. Classe 1992, non sono poi così lontani i tempi in cui era soltanto un ragazzino come tanti nel suo villaggio, dove sognava di giocare a calcio ad alti livelli nonostante i divieti della famiglia.
Il padre non gli permetteva di giocare perché voleva che finisse i suoi studi e in pochi potevano immaginare, allora, che un ragazzino qualunque potesse arrivare a giocare la finale della competizione per club più importante del mondo. Sadio è cresciuto tifando Liverpool e nel 2005 proprio a Bambali visse la rimonta dei Reds sul Milan nella finale di Istanbul. Si ricorda bene quella partita che ha guardato in tv e che lo fece innamorare della squadra inglese guidata dal capitano Steven Gerrard.
“Stavo guardando la partita con un mio grande amico - ha ricordato poche settimane fa - dopo il 3-0 del Milan lui se ne andò via arrabbiatissimo e non volle più guardare. Quando torno il Liverpool stava alzando la coppa, non ci poteva credere. Nessuno ci poteva credere”. E proprio quell’amico che abita ancora al villaggio, Mané non l’ha dimenticato, anzi. Si sentono spesso. Giusto per ricordare sempre chi sei e da dove vieni. Ora tocca a lui. Vivrà in prima persona quelle emozioni e avrà in mano la penna per scrivere la storia. E Sadio non vuole che a questo appuntamento manchi qualcuno, specialmente nel suo villaggio.
“Ci sono 2000 abitanti a Bambali, tutti saranno incollati alla tv. Nessuno lavorerà un solo minuto questo sabato”. Ha dichiarato orgoglioso l’attaccante che per rendere la festa ancora più speciale la serata ha anche inviato 300 maglie del Liverpool al villaggio, così che i suoi amici e tifosi possano indossarle guardando la finale e tingendo i bar e le strade di rosso, il colore della passione. Come quella di Sadio per il calcio, che lui stesso ha vissuto in tutte le sue sfaccettature e che ora lo porta ad essere lì, a un passo dal tetto d’Europa. Può toccare il cielo con un dito. Comunque vada a finire sabato sera a Bambali, in Senegal, nessuno chiuderà occhio.
Riccardo Despali