Siamo tutti Koulibaly. Una frase che abbiamo sentito in più di una circostanza, dopo i vergognosi ululati razzisti di mercoledì scorso a San Siro rivolti dalla curva dell'Inter al difensore del Napoli: un episodio che unito ulteriormente tutti, nel mondo del calcio e non, per schierarsi al fianco del senegalese, come fatto oggi ufficialmente anche da FIFPro ed UEFA.
Attraverso un comunicato congiunto, infatti, i due enti hanno "condannato unilateralmente i cori razzisti rivolti al calciatore del Napoli Kalidou Koulibaly, uditi lo scorso mercoledì nel corso del match contro l'Inter. Ambo le organizzazioni applaudono le azioni intraprese in risposta dalle autorità calcistiche italiane, che hanno sanzionato l'Inter con due gare a porte chiuse ed una senza curva, ma al contempo restano preoccupate per questo inaccettabile accaduto, che rappresenta il fallimento nel rispettare i punti del protocollo anti-razzismo".
"Koulibaly - prosegue il comunicato - è stato oggetto di cori razzisti e, nonostante gli annunci dello speaker dello stadio, gli ululati non si sono fermati. In più, sembra che lo staff tecnico del Napoli avesse già informato e avvisato l'arbitro più volte sull'accaduto. Entrambe le organizzazioni credono che i cori razzisti contro Koulibaly siano inaccettabili e non abbiano nessuno spazio nel mondo del calcio: FIFPro e UEFA supportano le autorità del calcio italiano riguardo ad ogni misura addizionale che verrà presa per contrastare il razzismo negli stadi, qualcosa per cui FIFPro e UEFA hanno tolleranza zero".