Questa sera a Parigi si terrà la cerimonia per il The Best FIFA Football Awards 2022, in cui verranno premiati i protagonsti e le protagoniste della passata stagione. All'evento saranno presenti anche grandi ex calciatori, quattro dei quali ieri (domenica 26 febbraio) si sono resi protagonisti di una bella iniziativa.
Youri Djorkaeff, Alessandro Del Piero, Geremi Njitap e Houssine Kharja si sono recati al Robert Debré University Hospital di Parigi, dove hanno incontrato i giovani pazienti ricoverati.
FIFA, anche Del Piero in visita all'ospedale di Parigi
I quattro ex calciatori hanno prima incontrato circa venti bambini ricoverati nei reparti di cardiologia, nefrologia e gastroenterologia. Successivamente, hanno incontrato altri venti giovani pazienti in una sala comune.
Al termine dell'eventi, Djorkaeff ha dichiarato: “È stata una giornata emozionante. Abbiamo incontrato i bambini e i loro genitori, i medici e le infermiere che si prendevano cura di loro. Abbiamo trascorso un po' di tempo con loro, portando loro un sorriso e raccontando loro alcune storie di calcio. Era importante per noi essere lì e offrire il supporto del mondo del calcio e delle leggende FIFA a tutti questi bambini e ai loro genitori, che sono dei veri eroi".
Anche per Del Piero è stato un momento molto emozionante: “Oggi è stata davvero commovente. All'inizio è stato uno spettacolo triste, perché ti trovi di fronte a tutti questi bambini che lottano per la loro salute. Ma non ci è voluto molto per renderci conto che c'è molto di più, perché puoi vedere la forza, la speranza e la fiducia in loro e il sorriso che hanno per te. Mi sento così fortunato. Ero così felice di essere lì e di passare del tempo con loro, parlare con loro e condividere alcune esperienze".
Njitap ha poi aggiunto: "È stata una serata fantastica e un'iniziativa formidabile. Dobbiamo venire a incoraggiare questi bambini, che sopportano così tanto. La cosa più importante è farli sorridere. Dobbiamo dare il nostro incoraggiamento ai genitori, che sono al loro fianco e con loro ogni giorno, e ai medici". Il camerunense ha poi concluso: “Si vedeva che erano interessati e che amano il calcio, anche se alcuni di noi non erano conosciuti da tutti, cosa prevedibile essendo loro molto giovani. Sono felice di aver preso parte a questa iniziativa. La visita ha permesso ai ragazzi di dimenticare, almeno per un po', le malattie che stanno combattendo".
