Cambiare, per migliorarsi: è questo il messaggio che Gianni Infantino ha voluto lanciare all’International Sports Conference di Dubai, dove è tornato sui grandi temi d’attualità delle riforme calcistiche. Su tutti, l’utilizzo del VAR e l’allargamento del Mondiale.
E a chi ha delle riserve, risponde: “Il cambiamento è necessario, ma non è ancora stato accettato da tutti. Abbiamo una grande storia e dobbiamo focalizzarci sugli aspetti positivi, trovando soluzioni ai problemi che ci sono”. Nello specifico, sul VAR: “Così sappiamo subito se l’arbitro commette degli errori, anche se lui stesso non lo sa sul momento. Abbiamo deciso che è meglio non comunicarlo nel corso della gara. Occorreranno ulteriori prove, per comprendere se possiamo effettivamente assistere il direttore di gara, evitando conseguenze negative dentro e fuori dal campo. In questo senso, il test fatto al Mondiale per Club è stato soddisfacente: in soli 30 secondi si è deciso per il verso giusto e un fischio sbagliato può decidere un Mondiale”.
Poi, Infantino ha spiegato come vorrebbe allargare la partecipazione ai Mondiali. “Il calendario deve rimanere uguale, sappiamo che i giocatori già fanno molte partite durante la stagione, ma si possono aumentare, anche perché non riguarda soltanto il calcio europeo o sudamericano. I giorni rimarrebbero gli stessi e bisognerà vincere almeno due gare per passa il turno. Chi vince, giocherà 7 gare in 32 giorni, ma se ne giocherebbero in totale 80, ben 16 in più rispetto ad ora” ha notato il presidente della FIFA.