“I due gol consecutivi? Sono contento, ma sarei stato strafelice se fossero serviti a portare a casa sei punti e non due”. Gioia e amarezza si fondono nelle parole di Riccardo Lattanzio, cannoniere ritrovato della Fidelis Andria: dopo essersi sbloccato in campionato nel derby contro il Lecce sabato sera, il numero 10 biancoazzurro si è ripetuto nel turno infrasettimanale contro la Sicula Leonzio. Andriese doc, classe 1989, quello di Lattanzio è uno dei nomi sui quali i tifosi biancoazzurri puntano per invertire la rotta dopo un avvio di stagione privo di vittorie, condito da 9 pareggi e altrettanti punti, ai quali affiancare una pila di rimpianti. L’attaccante però fa autocritica: “Non si può sempre parlare di sfortuna, anche contro la Sicula Leonzio abbiamo avuto le occasioni per raddoppiare e non lo abbiamo fatto – spiega a gianlucadimarzio.com - se poi non ci riesci, devi essere concentrato fino all’ultimo secondo. Invece su una distrazione è arrivato il calcio di rigore che ci ha punito e quell’1-1 che ci va stretto”. Fresco papà (“Le reti sono per mia figlia”), vive la città e respira l’aria che tira: “E’ una bella responsabilità, ma anche un onore. E’ normale volere dare qualcosa in più, ma non mi faccio assalire dall’ansia. Spiace per la classifica –ammette- ma credo che alla fine abbiamo sbagliato due partite su 12, contro Reggina e Racing Fondi. Eppure anche a Reggio Calabria, dove abbiamo perso 2-0, abbiamo colpito un palo e sbagliato tante reti. Ora però vedo più cattiveria e più compattezza, frutto dell’affiatamento”. Il bersaglio di Riccardo è sempre quello: campo e lavoro. Lo era anche a Bisceglie, il recente passato che tornerà di fronte sabato seranel derby del Degli Ulivi: 17 reti in 34 presenze nella scorsa stagione, con vittoria del campionato di serie D. E poi? “ Ho deciso di tornare ad Andria, ma Bisceglie è un’esperienza indimenticabile, dove ho vissuto un’annata da incorniciare. Per me sarà un bellissimo momento, ma spero di fargli lo scherzetto e cercare di ottenere i primi tre punti stagionali con la Fidelis”. Se dovesse trovare la via della rete, non ci sarà però esultanza: “Il calcio è festa, ma per quello che ho fatto a Bisceglie la vivo come una mia seconda casa. Se dovessi fare gol, penso di non esultare . Certo, spero di avere questa possibilità perché coinciderebbe con una mia rete. A prescindere dall’autore, conta solo vincere”. “Commento solo beffe”: parole dell’allenatore della Fidelis Andria Valeriano Loseto dopo il pareggio contro la Sicula Leonzio. “Il mister ha ragione, ma dobbiamo uscirne con il lavoro –è la certezza di Lattanzio- le qualità ci sono”. Con citazione per il nuovo compagno d’attacco Nadarevic: “Enis è un calciatore molto importante per noi, ha dei piedi con i quali può telecomandare il pallone, contro la Sicula mi ha offerto un assist al bacio”. Menzione anche per Matera e Esposito: “Con Antonio (Matera, ndr) avevo condiviso l’anno in D qui ad Andria e l’ho trovato molto cresciuto, capace di incidere e assumersi tante altre responsabilità. Alessio corre tanto, non si stanca mai”. Pallone, cinema e una vita serena, con una sola abitudine: “Bevo unabevanda energetica nel riscaldamento pre-partita, se la sommo ai caffè sono carico a mille” spiega con il sorriso. Prima della partita? “Un giro di campo da solo, per prepararla al meglio ma senza scaramanzia”. Che, si sa, non fa rima con concretezza: quella che oggi serve a Riccardo Lattanzio e alla Fidelis Andria.
Data: 08/11/2017 -