Due squadre in testa alla classifica della Serie A a punteggio pieno dopo sei giornate. Sono Juventus e Napoli, destinate a sfidarsi fino all'ultimo per un campionato sempre più entusiasmante. Ne è convinto anche chi conosce bene le due piazze, Ciro Ferrara. Cresciuto con la maglia del Napoli ed esploso definitivamente in bianconero, l'ex difensore ha parlato così ai microfoni de Il Corriere della Sera: "Lo scudetto è un affare a due, anche se in questo momento la Juventus rimane più forte. Nel calcio spesso si sottovaluta un aspetto fondamentale: nel corso di una stessa stagione le squadre a volte migliorano, a volte peggiorano, altre volte restano uguali. Ecco, la Juventus ha proprio questo - ha detto Ferrara -: esperienza, abitudine a vincere e consapevolezza nei propri mezzi. E anche se cambia i giocatori resta sempre la Juventus, infatti chi sostiene che si è indebolita rispetto all'anno scorso si sbaglia di grosso. Il Napoli però è migliorato di molto ed è bellissimo. E oltre a giocare il miglior calcio d'Italia adesso ha pure imparato a vincere le partite sporche, come invece non accadeva fino all'anno scorso. Gare come quella di Bologna o contro la Spal una volta le avrebbe perse o pareggiate, adesso invece quella di Sarri è una squadra che ha imparato a non perdere la testa, a non essere costretta a giocare bene per vincere. Ora sa vincere e basta, come la Juventus».
"Questa qualità la Juventus ce l’ha da sempre: i bianconeri vincono perché sanno come si fa, infatti vincono anche se cambiano i giocatori. Il Napoli invece deve ancora acquisire questa caratteristica. Ma se impara davvero a vincere lo scudetto resta aperto fino all’ultimo. E io sinceramente lo spero Cosa sarà decisivo per il titolo? Non le gare contro le medio piccole, ma gli scontri diretti - ha proseguito Ferrara -, perchè c’è troppa differenza fra le prime 5-6 squadre e le altre 15. E' in corso un cambiamento epocale, la Serie A non era mai stata così spezzata, Per questo motivo è necessario scendere al più presto a 18 squadre. La Champions? Mi sembra più un obiettivo della Juve che del Napoli, soprattutto senza Milik che sarebbe stato l'attaccante di coppa. Mertens non può giocare sempre, serve un’alternativa. Interna o dal mercato".
E in chiusura una battuta dedicata al momento attraversato da Leonardo Bonucci: "Se mi aspettavo questa crisi? Ero convinto che avrebbe avuto più problemi Bonucci senza la Juve che la Juve senza Bonucci. La Juventus è un computer, cambi un elemento ma il sistema funziona comunque. Bonucci invece è andato in un sistema quasi totalmente nuovo. Era fisiologico che attraversasse questo momento. Ma è un giocatore forte e si riprenderà presto, come successo a Higuain: quelli forti tornano sempre. Per chi tifo in questa corsa scudetto? Sono napoletano, quindi la mia squadra è per forza il Napoli - ha concluso Ferrara -. Ma non potrò mai tifare contro la Juve, che mi ha dato tutto. Spero di cuore se la giochino fino alla fine. E chiunque vinca, io sarò contento".