​Fernando Torres: "L'Atletico teme la Juve? Semmai il contrario..."
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Data: 19/12/2018 -

​Fernando Torres: "L'Atletico teme la Juve? Semmai il contrario..."

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L'attaccante spagnolo, adesso impegnato in Giappone, è tornato a parlare della sua squadra del cuore, che agli ottavi di Champions se la vedrà con i bianconeri: "Se l'Atletico gioca come sa giocare, allora è la Juventus a dover avere paura"
L'attaccante spagnolo, adesso impegnato in Giappone, è tornato a parlare della sua squadra del cuore, che agli ottavi di Champions se la vedrà con i bianconeri: "Se l'Atletico gioca come sa giocare, allora è la Juventus a dover avere paura"

La Juventus che negli ultimi anni è arrivata per ben due volte in finale, mai come quest’anno è una delle principali candidate al titolo, soprattutto dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo. Dopo aver finito il girone al primo posto ed essersi qualificati agli ottavi, i bianconeri agli ottavi di finale affronteranno l’Atletico Madrid di Simeone, una delle migliori fra le seconde insieme a Liverpool e Tottenham.

Ma se la squadra di Allegri ci crede, gli spagnoli non si fanno intimorire, in particolare Fernando Torres, bandiera della squadra, attualmente in Giappone. Come riporta Marca, per l’attaccante spagnolo, l’Atletico è pronto a sfide importanti e la presenza di CR7 in bianconero non può che caricare i colchoneros. Paura di niente e nessuno. Se l’Atletico gioca come sa fare, prepara la partita come fa solitamente e gioca con la mentalità che ha in Champions League, chi deve essere preoccupato è la Juventus”.

Parole dette da uno che conosce alla perfezione la filosofia del club, con cui ha giocato la bellezza di 350 partite. Una squadra, quella di Simeone, che osserva sempre con grande affetto, nonostante l'enorme distanza che lo separa da Madrid: "La squadra di Simeone, come sempre, continua a crescere in tutti gli aspetti - ha continuato ai microfoni di Marca - è ancora in gioco in tutte le competizioni. Certo, ci sono stati tanti infortuni e spero che questa maledizione possa cessare. Ma se la squadra è in alto con tutte queste difficoltà, questo è solo un buon segno".

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