Una nottata da incubo che si trasforma in un sogno. È quello che è successo a Felipe Vizeu quando nel finale di Flamengo-Atlético Junior ha segnato il gol vittoria per i rubronegros.
Vizeu fino a quel momento era stato l’uomo in meno del Flamengo, tanto che la sua prestazione negativa è stata più volte sottolineata anche dal pubblico del Maracanã che per oltre un’ora si è domandato per quale motivo Rueda continuasse a tenerlo in campo. La risposta è arrivata nel finale di un match equilibrato che l’Atlético Junior ha interpretato molto bene fino alla rete del momentaneo 1-1 segnato da Juan.
Quel gol di destro che entra sotto la traversa è una sorta di liberazione per Vizeu, che negli ultimi tempi ha dovuto sopportare, nonostante i gol non siano mai mancati del tutto, molte critiche per le sue prestazioni non troppo positive. L’esplosione in contemporanea di due piccoli fenomeni come Vinícius Júnior e Lucas Paquetá ha fatto il resto: per l’ex ragazzino prodigio cresciuto nelle giovanili dell’América-MG la situazione si è complicata, anche se Rueda non ha mai rinunciato totalmente a lui.
Felipe Vizeu è arrivato al Flamengo da grande promessa nel 2013: ha vinto la Copa São Paulo nel 2016 per poi esordire nello stesso anno in prima squadra quando un altro talento di casa Fla, Kayke, lasciò il Brasile per andare a giocare in Giappone. I pochi gol segnati in due anni a Rio de Janeiro non hanno contribuito a creare un buon feeling con l’ambiente; Vizeu in origine doveva essere l’alternativa a Guerrero, ma dal punto di vista realizzativo tra i due non c’è mai stato paragone. Mentre l’attaccante peruviano si consacrava come uno dei numeri nove più forti del continente, il talento di Três Rios segnava solo cinque reti nella sua prima stagione con i grandi. I gol sono stati arrivati nelle partite più importanti, come quella di stanotte o il derby nei quarti di Sudamericana contro il Fluminense.
Un altro gol recente Vizeu lo ha segnato nel 3-0 Corinthians di pochi giorni fa: dopo la rete il numero 25 rubronegro si è lasciato andare ad un’esultanza molto polemica (con tanto di dito medio alzato) contro il suo compagno di squadra Rhodolfo, con il quale pochi minuti prima aveva discusso in campo. Un altro punto a suo sfavore riguarda il non aver ancora trovato un’esatta collocazione tattica: la sua struttura fisica non gli permette di essere una prima punta completa, ma non ha nemmeno i movimenti per giocare a fianco di un centravanti di ruolo.
A questi problemi Vizeu ha sempre cercato di sopperire con il carattere. Il gol segnato questa notte lo dimostra: dopo aver sbagliato un’occasione clamorosa ed essere stato di fatto l’uomo in meno del Flamengo, il ventenne del Flamengo ha contribuito con quella che potrebbe essere la rete che vale la finale di Sudamericana.
di Andrea Bracco - Tre3Uno3