Velocità, estro: fantasia. Se ti chiamano “Il piccolo professore del dribbling”, un motivo ci deve pur essere. Sofiane Feghouli di qualità ne ha sempre avuta, da vendere. Da semi sconosciuto o quasi quando arrivò in Spagna, tanto che ai tempi del prestito all’Almeria il giorno della presentazione sbagliarono a scrivere il suo nome sulla maglietta – “Feghonli” e non “Feghouli” – fino a diventare quel giocatore da 146 presenze e 20 gol col Valencia capace di far cadere ai suoi piedi non solo il ‘Mestalla’ ma gli amanti del calcio in generale. Pretendenti comprese, Barcellona e italiane su tutte: per la Roma, ad esempio, si tratta di un ritorno di fiamma.
Anche se ciò che di lui realmente ruba la scena è il carattere. Determinato, forte. Irremovibile. A tal punto da mandare all'aria la storia col Valencia pur di non rinnovare, finendo fuori rosa. Perché Feghouli è fatto così: se una cosa non gli sta bene niente potrà mai fargli cambiare idea. La capacità di prendere una posizione, sempre. Come nel 2005 quando, appena sedicenne, rifiutò il PSG pur di rimanere nel suo Grenoble in Serie B e trascinarlo in Ligue 1 nella stagione successiva. Da “Il piccolo professore del dribbling” al “Nuovo Zinedine Zidane”, fino al rifiuto della Nazionale francese per diventare simbolo della sua Algeria. Feghouli non poteva e non voleva vestire la maglia di un paese che non era riuscito ad integrare ancora del tutto i suoi fratelli algerini. Attento alla Storia e coerente alla sua linea di pensiero: sulle orme di quel Djamel Belmadi, suo giocatore preferito ed idolo di sempre. Curiosità: in Nazionale condivide la camera durante i ritiri con Djamel Mesbah e chissà che proprio quest’ultimo gli abbia illustrato nel dettaglio la Serie A.
Ora per lui l’Italia potrebbe rappresentare una nuova sfida dopo la
parentesi non troppo positiva al West Ham. Massara lo sa e continuerà a
provarci: impossibile non essere attratti da un giocatore così ricco di estro e fantasia, all’apparenza fatto su misura per gli schemi di Spalletti, al quale non dispiacerebbe affatto se quel “Professore
del dribbling” diventasse presto giallorosso.