Scusate il ritardo. E' il post-it virtuale affisso da Matteo Fedele all'ingresso dello spogliatoio del Bari: dopo un'ottima prima parte di stagione, il 2017 aveva portato in dote noie muscolari e diverse panchine per il lottatore svizzero. Sabato, complice l'assenza di Salzano e le precarie condizioni di Macek, Stefano Colantuono lo ha gettato nella mischia contro il Frosinone: 90 minuti di trincea e sostanza, per una vittoria che ha rilanciato il Bari verso l'alto. "Non giocare fa parte del calcio, non possiamo fare 15 anni di carriera e giocare 90 minuti in tutte le partite di campionato. Ma ora mi sento bene e posso essere prezioso per la squadra" sentenzia lui. Da buon metronomo, però, frena facili entusiasmi: "La classifica? La vittoria di sabato rappresenta una spinta importante, dobbiamo pensare a crescere. Ci sono tante squadre in pochi punti lì in alto. Sperare nel calo altrui? Io credo solo nel Bari...".
Fisico possente e tanti muscoli in campo, deciso anche davanti al microfono: "L'allenatore ci ha sempre chiesto di essere tutti pronti: anche chi ultimamente ha giocato meno lavora come gli altri in allenamento". L'asse svizzero con Daprelà, altro rientrante sabato, ha funzionato: "Fabio è un professionista, un calciatore importante". Il modulo? Solo una cornice per chi bada alla sostanza: "A 3 o a 4 in mezzo al campo? Per me è uguale". Il 2016 si era chiuso con tre reti tra Carpi e Avellino, ma col Frosinone ci ha provato, senza però trovare la giusta mira."Cerco la porta in ogni partita, spero di tornare al gol al più presto. Ma basta che il Bari segni e vinca". E che ci sia "continuità", la parola d'ordine che i biancorossi hanno fissato verso la trasferta di Trapani: "Siamo più maturi, ma guai a sottovalutarli. In Serie B non si sa mai, che si giochi contro la prima o l'ultima nulla è scontato. Meglio non fidarsi delle ultime: ma a noi serve vincere anche in trasferta". Dove le vittorie in stagione sin qui sono due. Il sintetico? Un avversario sul quale entrare in tackle, come fa in mezzo al campo: "Non pensiamo a queste stronzate". Il futuro prossimo coincide con il "non porsi limiti", quello più lontano è tinto di speranze biancorosse: Fedele è a Bari in prestito con diritto di riscatto dal Carpi, ma non ha dubbi. "Firmerei anche oggi, mi trovo bene qui".