Il calcio è materia meravigliosamente folle. Sei giorni prima sei il capro espiatorio di un pareggio che sa di sconfitta, al sabato ti trasformi nel guerriero capace di segnare una rete che può valere tre punti. Chiedere conferme a Matteo Fedele, 24enne svizzero, professione centrocampista con la maglia del Bari: quella che ha vissuto è stata probabilmente la settimana più lunga della sua carriera. Domenica sera aveva bucato involontariamente la porta di Alessandro Micai, generando un'autorete rara da vedere sui campi e annullando di fatto il centro di Franco Brienza nell'1-1 tra Bari e Spezia. Fischiato in campo, criticato sui social, lui che nella gestione-Stellone era stato sempre tra i più positivi. Lunedì aveva spiegato di non aver chiuso occhio, a metà settimana aveva siglato la pace con la tifoseria: sciarpa biancorossa al collo e pacche di incoraggiamento. Oggi pomeriggio ha riconquistato il "San Nicola" con una rete splendida. Minuto 55, biancorossi in vantaggio per 1-0 sul Carpi: Sabelli guadagna palla a destra, crossa al centro e all'altezza del dischetto trova il piattone del numero 14, che batte Colombi. E' la rinascita: Matteo corre verso la Curva Nord, si inchina e raccoglie l'ovazione del suo pubblico. I timidi applausi che l'avevano accolto al suo ingresso in campo-nell'intervallo per Romizi-si sono trasformati in scroscianti applausi. Fedele alla causa. Oggi più che mai.
di Luca Guerra