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Data: 23/02/2017 -

‘Fatta, anzi: ci ripenso’. Viaggio tra i ‘no’ e i rifiuti sul mercato: da Witsel a Bacca, fino alla scelta di Biabiany

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Ultimo giorno. La porta si sta per chiudere. Non c’è tempo. Gong. ‘Ma quella cessione serve come il pane’: bisogna piazzare il colpo. E invece, nulla: salta. Già, altro che ‘fatta’. Calciomercato? No, ‘calciomancato’. Nuova moda. Perché anche la sessione invernale 2017 ha regalato un sacco di sorprese: buone e cattive. Scopriamo assieme i colpi saltati in questa finestra di gennaio. ‘No’ pesanti, improvvisi. E ce ne sono stati tanti, roba ‘last minute’. Via.

Biabiany, Chelsea? ‘No thanks’


‘Rifiuto e vado avanti’, all’Inter. Categorico, Jonathan Biabiany. E l’offerta del Chelsea incassa un bel ‘no’. Forte, deciso. Poco importa il fascino di Antonio Conte. Il motivo? Quasi ovvio: il giocatore vuole sentirsi parte di un progetto importante. Tradotto: Biabiany vuole giocare. Ma sarà difficile vedere l’ex Parma titolare a San Siro. Forse impossibile. Chiamatela scelta coraggiosa. E … ‘altre piste concrete ci sono state?’ No, nemmeno la Cina ha bussato a Milano. Il tutto nella giornata di ieri, a poche ore dal gong finale. Intanto Jonathan lega il suo futuro all’Inter, almeno per ora.

Tutto in fumo: vero Gerson?

Operazione definita. Via con le cifre: 5 milioni di prestito, riscatto a 13. Ok, l’oggetto? Gerson. ‘Ah, quello che ha mandato tutto all’aria’. Sì, lui. Prima, però, la Roma trova l’accordo con il Lille. ‘Dai, è fatta’. E il centrocampista, da Ciampino, s’imbarca destinazione Francia. Trasferimento perfetto, fa comodo a tutti. Stop. Cambio di programma. Il brasiliano impugna la penna, poi si guarda intorno: panico. ‘No, a Lille non voglio vivere’. Questione di … città. Di vita. E intanto l’affare sfuma per volere personale. Perché a Gerson non è piaciuta la nuova realtà francese. Ok, e il papà Marcao? ‘Sì, quello che l’anno scorso bloccò il trasferimento del figlio al Frosinone’. Beh, ci ha messo del suo. Al momento della firma, il padre del giocatore avrebbe chiesto una 'bella' cifra di commissione per il trasferimento. Bene, e la risposta del ds del Lille? Molto diretta: Prendetevi un taxi, avete sbagliato indirizzo. Grazie'.

Profeta, a te la scelta

Mollare la Juventus? Neanche per sogno. Impossibile, o quasi. Parola di Hernanes. Anche se sarà dura vedere il brasiliano illuminare i bianconeri. Il nuovo 4-2-3-1 targato Allegri lo esclude. In panca? 'Ni', perché ci sono già abbastanza ricambi. ‘E allora, cosa farà il Profeta? Bella domanda. Per ora rimane. Ma non è ancora detta l’ultima parola. Il motivo? In Brasile il mercato è ancora aperto, almeno fino al 4 aprile. Chissà, magari il San Paolo si farà avanti. Intanto a gennaio il Genoa ci ha provato, via libera della Juve. Ma … ecco la risposta di Hernanes: ‘Obrigado, rimango a Torino’.

Napoli e Giaccherini, ancora assieme

Riproviamoci. Anzi, iniziamo. Strana storia. Protagonisti il Napoli e Giaccherini. Trama: un amore sbocciato in estate e poi appassito nel corso del campionato. Tante panchine, troppo poche le 9 presenze stagionali. Emanuele deve giocare. Bene, c’è il mercato. Arriva la Roma, i giallorossi formalizzano l’offerta. Risposta: “Allora, datemi El Shaarawy”. Parola del d.s Cristiano Giuntoli. Un no secco, in sostanza. E mentre Gabbiadini parte per l’Inghilterra, mentre El Kaddouri si sposta ad Empoli, Giaccherinho rimane a Napoli. E la storia riparte.

Lorenzo Callegari, Genoa? No, dietro-front PSG

Perché questo ragazzo è veramente bravo. Nome: Lorenzo Callegari. Ah, mettete l’accento sulla i: è francese. Sì, chiare origini italiane: il papà Giuseppe è della provincia di Piacenza. Ma Lorenzo gioca nel Paris Saint Germain. È nato in Francia, e ha fatto impazzire gli sceicchi di Parigi. Classe 1998, generazione di talenti. Cresciuto a Clemart, come Ben Arfa. Callegari ha esordito a fine novembre in Ligue One. Prima tanta Youth League e titolo europeo con la nazionale under 17 Bleu. A gennaio, però, il Psg decide di girarlo all’estero, per farlo giocare da protagonista. Si trova subito un accordo con il Genoa: prestito con diritto di riscatto. Tutto ok, ma … le firme non arrivano. Colpa del club francese, che all’improvviso ha cambiato idea. E il papà del ragazzo, il sign. Giuseppe, va su tutte le furie. Ma il rovescio della medaglia è positivo, perché Emery, forse, crede davvero in Callegari. E ora la Ligue One abbraccia un altro calciatore dal sangue italiano.

Juric dice no: Ninkovic resta

Sfoltire la rosa è stato uno dei temi principali del mercato del Genoa. Davvero tanti i petali rossoblù, via con le operazioni in uscita. Prima, però, bisogna passare da Juric. Perché se non c’è l’approvazione dell’allenatore, la trattativa salta. E Nikola Ninkovic è l’ultimo esempio concreto in ordine di tempo. Ieri, fino alle 20.30, l’Empoli ci ha provato a strappare l’accordo con il centrocampista, ma … Sì, Juric ha detto no. Chiaro e tondo. E il serbo è rimasto a Genoa.

Chievo, porta blindata: i no per Hetemaj e Castro

Gapké, fatta. È questo il rinforzo di gennaio per Rolando Maran. Cessioni? Sì, ce ne sono state: Miranda, Parigini, Floro Flores e Jallow. Ok, e i rifiuti? Due no, belli decisi. Uno al Torino, che ci ha provato per Lucas Castro: l’alternativa ideale per dare fiato a Baselli. Ma solo sulla carta, perché il centrocampista argentino è rimasto in Veneto. Assieme al compagno di banco Hetemaj. Sì, altro ‘no’ in salsa veneta: questa volta sbattuto in faccia alla Roma. Rifiutata la proposta giallorossa di un prestito oneroso.

Ci proviamo con Donsah


Scompiglio. La scelta di Gerson ha spiazzato la Roma. E così l'ultima giornata di mercato per i giallorossi stona all'improvviso. Arriva il pomeriggio, manca poco. C’è tempo però per provare un ultimo assalto: Godfred Donsah. Da subito non filtra ottimismo, soprattutto da Bologna. Attenzione, la pista si raffredda: e i rossoblù declinano la proposta di un prestito oneroso con diritto di riscatto. Niente colpo.

Visite ok, l’idea no: il pomeriggio di Tonev

Così vicini, Tonev e il Benevento. Roba clamorosa. Tutto pronto. Numeri: prestito con pagamento biennale, 200 e 200, e riscatto fissato a 2,5. Il Crotone è convinto, il centrocampista bulgaro parte per le visite mediche. Parteciperà anche lui alla volata promozione. Esperienza vera. Calma, non è finita. Smarrimento totale. Aleksander ci pensa su: ‘No, salta’. E via, di nuovo a Crotone. Scelta last minute. I motivi? Un po’ contrattuali, altri di visibilità.

Firenze, Borja e Kalinic ti amano: due no per la Cina

Tra una cena e l’altra, spesso, si decide il mercato. Già, tempi moderni. E cucina cinese, quella provata da Kalinic. Buona? ‘Saporita, ma preferisco la tradizione italiana’. E via: Firenze e la Serie A esultano. That’s amore. Perché l’attaccante Viola ha rifiutato una maxi offerta del Tianjin di Cannavaro. Il croato sul piatto ha lasciato 12 milioni di euro a stagione. Già, calcio romantico. A nulla sono valsi i corteggiamenti e le telefonate dell’allenatore campione del mondo, anche dopo l'ultimo, nuovo rilancio.

Dalla Cina a Firenze, con furore. E con un'altro rifiuto, questa volta di Borja Valero. Che ieri ha rigettato l'ennesima proposta recapitata dall’Oriente. Il mittente? L’Hebei Fortune. Sì, Lavezzi e Gervinho non avranno un altro compagno dall’Europa. Perché c’è chi dice no. Altra storia, invece, quella di Witsel e la Juventus. Flaschback: galeotta fu la cessione di Pogba. Tempi di attesa lunghissimi. Difficile trattare con i russi. Lo Zenit rischiava di perdere il belga a parametro zero. Se ne riparla a gennaio. In quello che è stato un matrimonio annunciato senza bacio. Perché Axel ha scelto il Tianjin Quanjian. Assieme a 18 milioni di euro a stagione.

Lo strano viaggio di Mounier

Con il tifo non si scherza. Guai. Per credere, domandate a Mounier. Da Bologna a Bergamo, passando per il Saint Etienne. Perché in Francia non l’hanno toccata piano. “Mounier, i nostri colori non saranno mai i tuoi”. Questo lo striscione affisso al centro sportivo di l’Etrat, in occasione della presentazione del giocatore ex Lione. A proposito, la fede. Sì, Mounier in passato si fregò con le sue mani. Ecco cosa dichiarò: “Il Saint-Etienne? Beh, non lo amo particolarmente. Da piccolo ho iniziato a giocare nel Lione, ed era vietato perdere contro Les Verts”. E non l’avesse mai detto, perché i tifosi dei Verts non ci hanno pensato su: ‘Questo colpo non s’ha da fare’. Trasferimento bloccato. Il matrimonio è durato pochissime ore. Anthony è scappato via. Meglio abbracciare l’Atalanta, in prestito fino al termine della stagione. Già, calciatore comprato, ma uomo rifiutato.

Bacca-Aubameyang sulla falsa riga del duo viola...

Tianjin Quanjian da una parte, Shanghai SIPG dall'altra. Al centro, il rispettivo interesse per Carlos Bacca e Pierre Emerick Aubameyang, con cifre importanti messe sul piatto e con la stessa risposta ricevuta dai due calciatori: semplicemente, no alla Cina. Voglia di conquistare l'Europa con il Milan, da una parte, giocare ad alti livelli con il Borussia Dortmund dall'altra: il colombiano sta vivendo tutt'altro che un buon momento in rossonero, ma alla corte di Cannavaro..."Non sarebbe stato felice". Facile per lui, così, optare per la permanenza a Milano.



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