Alla quinta del girone di ritorno qualcosa è cambiato, almeno in 5 degli scontri in programma nel week end.
Partiamo da Napoli - Genoa che si giocherà venerdì. All’andata fu 0-0, oggi, numeri alla mano, è un risultato che può durare al massimo i primi 10’ della gara. La squadra di Sarri con 55 gol all’attivo è l’attacco piò prolifico della Serie A e il Genoa è in una crisi di risultati che dura da quasi due mesi. Da inizio stagione, il Napoli, soltanto in due occasioni non ha violato la porta avversaria: la prima proprio contro i genoani a Marassi (0-0), la seconda in casa dell’Atalanta (1-0 per i padroni di casa). Sono passati quattro mesi e da quel giorno il Napoli ha sempre segnato. Evitare i difensori del Genoa sembra un obbligo, così come puntare su tutto l’attacco del Napoli. Da Mertens fino a Pavoletti, possibile titolare proprio contro la sua ex squadra.
Anche nel match Fiorentina - Udinese i numeri dell’andata svelano qualche curiosità: a settembre era finita 2-2. Su una panchina Iachini (sostituito da Del Neri a ottobre), sull’altra l’attuale Sousa. Mattatore dello show era stato il bianconero De Paul: 2 assist per 2 gol e giocate fantasia da (vero) numero 10. In gol erano andati Zapata e Danilo da una parte e Babacar e Bernardeschi dall’altra. Il prossimo sabato, però, dati alla mano, non sarà una sfida tra numeri 10, ma un confronto tra il 77 dell’Udinese Thereau e il 9 della Fiorentina Kalinic. All’andata il francese e il croato arrivavano allo scontro con 0 e 1 gol all’attivo. Ora ne hanno segnati rispettivamente 9 e 10, classificandosi migliori realizzatori delle loro squadre. Servono altre indicazioni?
Inter - Empoli sulla carta, potrebbe sembrare una formalità per i nerazzurri: posizione in classifica, gol segnati e gol subiti; in panchina non c’è più il contestato De Boer ma Pioli, artefice di una rinascita da 25 punti in 11 partite. Ma all’andata l’Inter veniva dalla vittoria interna con la Juve e poteva schierare titolari quelli che non solo avevano portato i tre punti contro i bianconeri ma che ad oggi sono i migliori marcatori della rosa (Icardi 15 reti, Perisic, 7). Oggi sembra tutto ribaltato: sconfitta nel derby d’Italia e il duo croato-argentino sicuri assenti a San Siro. Senza le due stelle per l’Inter sarà un banco di prova importante e dal risultato non così scontato. L’Empoli è una squadra che ha sì il peggior attacco della Serie A (14 reti) ma nelle ultime 5 gare, ha mandato in gol tutti e 3 i suoi attaccanti raccogliendo 8 punti. Puntare a priori su Handanovic per cercare il bonus porta inviolata potrebbe essere un errore, così come lasciare in panchina un giocatore “caldo” come Mchedlidze.
In Palermo - Atalanta, alla quinta del girone d’andata, regnava un certo equilibrio: la squadra di Gasperini veniva da 3 sconfitte e 1 vittoria, quella di De Zerbi da 2 pareggi e 2 sconfitte. All’Atleti Azzurri d’Italia aveva vinto il Palermo: 1-0, gol di Nestorovski. Dopo un girone la situazione si è ribaltata. Il Palermo lotta per non retrocedere, l’Atalanta si gioca l’Europa. Se è vero che al Barbera la bilancia sembra pendere fortemente verso i nerazzurri, allo stesso modo è sotto gli occhi di tutti come l’ultimo cambio di allenatore in casa Palermo, abbia portato 4 punti nelle ultime 2 partite. Che lo scontro tra le due squadre possa riservare un effetto sorpresa ancora più inatteso? Possibile, per questo rinunciare a due certezze rosanero come Nestorovski e Rispoli è un errore da non commettere.
Lazio - Milan e Milan - Lazio. Sono passati quattro mesi, ma sembra un’eternità. Soprattutto in casa rossonera: all’andata gli uomini ideali erano Bacca e Niang. Il colombiano, dopo l’esordio con tripletta al Torino, si era confermato durante Sampdoria Milan e la domenica successiva aveva firmato il primo dei due gol contro i biancocelesti di Inzaghi. Il francese, allo stesso modo, aveva timbrato due volte tra Napoli e Lazio. Oggi, quelle che erano certezze, si sono trasformate in assenze e perplessità: Niang è in prestito al Watford e Bacca sembra aver perso la fiducia dopo la prestazione nervosa e inconcludente contro i blucerchiati. Dall’altra parte c’è Immobile, che all’andata arrivava a San Siro con 2 marcature. Quattro mesi dopo è salito a quota 12 (+ 4 su Bacca e + 8 su Lapadula) diventando sempre più il vero trascinatore dei biancocelesti. La Lazio è in forma ed è quarta, il Milan in crisi di risultati. Su chi puntare? Dopo i 6 gol di Pescara, il biancoceleste al fantacalcio è un colore che paga.