Let's go, si parte. Un mese di emozioni, un mese di Europei su Sky Sport (10 giugno - 10 luglio). Aneddoti, storie e curiosità. Girone per girone, squadra per squadra. E i protagonisti sono davvero tanti. Oltre ai soliti noti, poi, si aspettano le outsider: forse le più interessanti da scoprire. Chissà. Intanto è tutto pronto, si continua col Girone D (Italia, Belgio, Svezia, Irlanda): ecco le 5 cose più curiose da sapere. E tu, le conoscevi?
1. RIECCO ZLATAN
Non uno, ma due ritorni per Zlatan Ibrahimovic. "Senza di me non vale la pena guardare i Mondiali": vi dice niente questa frase? Bhè, data questa teoria "zlataniana" ora sì che questi Europei bisogna seguirli fino in fondo. Dalla prima all'ultima partita, soprattutto quando c'è lui in campo lo spettacolo è assicurato. Il Mondiale mancato, non l'unico ricordo di Ibra. Riavvolgiamo il nastro ancor di più, fino al 2004? Un ricordo che fa male ancora, dopo più di 12 anni. Europei di Portogallo, Italia in vantaggio con Cassano poi... il genio di Ibra a rovinare la festa: colpo di tacco ad un'altezza che va al di là di ogni legge della fisica. Poi la Danimarca, il biscotto e le lacrime di Cassano. La storia è nota a tutti. Ora Ibra vs Italia: secondo round, secondo ritorno per Zlatan.
2. EVERGREEN
Avreste mai detto che tra le quattro squadre del girone E, quella che detiene due record è l'Irlanda? Già, proprio lei. Non di squadra, bensì personali. Ma sempre di record si parla. Il signore su in foto lo riconoscete? Esatto, è proprio Robbie Keane. In questi Europei è il calciatore ad aver segnato il maggior numero di reti con la propria nazionale: ben 67! L'unico giocatore ancora in attività ad aver fatto meglio di lui è Miro Klose, che però in Francia non ci sarà. Inoltre Keane è il calciatore ad aver segnato più gol nelle qualificazioni agli Europei, 23 in totale. Finita qui? Macchè. L'Irlanda porterà agli Europei anche Shay Given. Dal 1996 a difesa dei pali dell'Eire: nessuno, tra tutti i calciatori convocati a questi Europei, ha esordito prima di lui in nazionale. Sempreverdi o sempre verdi? Bhè, considerati i personaggi e la maglia che indossano entrambe le definizioni possono andare bene.
3. GOLDEN GENERATION
Curtois, Hazard e Witsel. Vermaelen, Carrasco e Nainggolan. E ancora... De Bruyne, Lukaku e Mertens. Caspita, che squadrone! Un Belgio da leccarsi i baffi. Talento, organizzazione e spettacolo. Il tutto con un'età media bassissima. La nuova generazione d'oro del calcio belga, che da anni ha rinfondato il proprio movimento calcistico e sta ora raccogliendone i frutti. Con una nazionale che non ha nulla da invidiare alle altre partecipanti all'Europeo. Possibile outsider. In Francia per confermarsi dopo l'ottimo Mondiale, concluso ai quarti di finale contro l'Argentina. E, proprio in favore della nazionale albiceleste, il Belgio ha perso ad aprile il primo posto del ranking. Per la prima volta conquistato da una nazionale a non aver mai vinto nè il Mondiale nè l'Europeo. Chissà, magari potrebbe essere la volta buona. D'altrone non capita sempre di avere una generazione d'oro.
4. SENATORE DEL BELGIO
Uno dei segreti di questo Belgio? Il ct: Marc Wilmots. Soprannominato 'il cinghiale'. Lo ricorderanno i tifosi dell'Inter per un gol segnato con lo Schalke 04 in una finale d'andata di Coppa Uefa. Finì 1-0, al ritorno i nerazzurri ricambiarono il favore: ai rigori, poi, la decise... Wilmots! Era il 1997. Quasi 20 dopo si ritrova commissario tecnico del Belgio. Ma quante ne ha passate! Proprio con lo Schalke, Wilmots ha iniziato la carriera da allenatore. Subito interrotta per darsi alla politica. Candidato al Senato, eletto a furor di popolo. Perchè a Wilmots sono state sempre riconosciute grandi qualità umane. L'esperienza da Senatore durò solo due anni, difficile resistere al primo amore: il calcio. La panchina lo aspetta. Prima quella del Sint-Truiden, poi quella della Nazionale. Ma solo da vice, però. Con l'esonero di Leekens, nel 2012, gli viene affidata la panchina pro-tempore. La fiducia riuscì a guadagnarsela in poco tempo, non solo quella. Da commissario tecnico ha portato il Belgio dal 64esimo al primo posto del Ranking Fifa: mica male! Il 'cinghiale' Senatore non ha smesso di stupire, però. Ora vuole farlo anche in Francia, ad Euro 2016.
5. LA "GIOVINE" ITALIA
Altra domanda a trabocchetto? Avreste mai pensato che tra le quattro squadre del girone E, proprio l'Italia è quella con l'attacco meno esperto. Un paradosso no? E invece è proprio l'Italia. Nonostante sia l'unica, tra queste quattro squadre, a poter vantare dei titoli internazionali in bacheca: ben quattro Coppe del Mondo e un Europeo. Ma quante partite hanno giocato agli Europei i cinque attaccanti azzurri? Contiamoli insieme. Eder? Zero. Immobile? Zero. Insigne? Zero. Pellè? Zero. E Zaza? ...zero! Ma come, cinque attaccanti e zero presenze? Proprio così. L'Italia dei Totti, Del Piero, Baggio, Inzaghi e Vieri non c'è più. Ora c'è la 'giovine' Italia: non per l'età, ma per le presenze agli Europei sicuramente.