Cala il sipario su Euro 2016, ieri l'ultimo atto di un torneo emozionante e che ha riservato tante sorprese. Gol, giocate, partite spettacolari. Alla fine ad alzare la coppa è stato il Portogallo. Ma resteranno anche i tanti protagonisti che ci hanno regalato un mese di grande calcio. E noi ne abbiamo raccolti undici, nella nostra formazione tipo di Euro 2016.
In porta Manuel Neuer, che con le sue parate non è riuscito a portare la Germania in finale dopo aver contribuito alla vittoria del Mondiale di due anni fa. Decisivo, però, in tante occasioni. Una su tutte, purtroppo: la lotteria dei rigori contro l'Italia, con le parate su Bonucci e Darmian soprattutto. Difesa a tre, comandata dal nostro Leonardo Bonucci. Qualità e mentalità da leader, prezioso in fase difensiva ma anche nell'impostazione del gioco. Un grande Europeo per confermarlo a livelli altissimi, ora anche l'offerta milionaria del City a cui la Juventus sta resistendo. Con lui Jerome Boateng, miglior difensore di una Germania che ha subito il primo gol su azione in semifinale contro la Francia. E a completare il reparto c'è Raphaël Guerreiro, grande sorpresa di questo Europeo con il Portogallo. Titolare inamovibile della sua nazionale, ora atteso all'esame Borussia Dortmund.
Centrocampo ricco di qualità e talento. Partiamo da Dimitri Payet, protagonista sin dalla gara d'esordio con quel sinistro all'incrocio che ha steso la Romania. Uno degli intoccabili di Deschamps, fondamentale fino alla finale. Dall'altro lato Ivan Perisic. La sua Croazia è uscita presto, anche in maniera inaspettata. L'esterno dell'Inter, però, è stato a tratti devastante e merita un posto nella top 11. Così come Aaron Ramsey, che immaginiamo vivrà a lungo con il rimpianto di quella squalifica che non gli ha permesso di giocare la semifinale contro il Portogallo. Prima, però, un Europeo da top player con il Galles. Con lui, al centro, abbiamo Gregorz Krychowiak. Numero 10 della Polonia sulle spalle, trascinatore di una delle grandi sorprese di questo torneo. Ora ad attenderlo ci sarà il PSG del suo maestro Emery. Centrocampo un pò troppo offensivo, vero. Ma come si fa rinunciare a giocatori così?
E poi l'attacco, davvero niente male. Partiamo da Gareth Bale, vero trascinatore di un Galles che ha scritto la storia. L'esterno del Real Madrid ha fatto la differenza, ultimo a mollare anche nella sfortunata semifinale contro il Portogallo. Dall'altro lato Antoine Griezmann, grande trascinatore della Francia e capocannoniere della competizione. Era partito con una prestazione non esaltante contro la Romania, poi ha preso per mano la sua nazionale segnando praticamente tutti i gol più importanti. Al centro Cristiano Ronaldo, uomo squadra di un Portogallo forse poco appariscente ma estremamente concreto. Anche grazie al suo fuoriclasse, in realtà non al top della condizione in questo torneo. Però nei momenti decisivi c'è stato sempre. Ha salvato la sua squadra dall'eliminazione ai gironi con una spettacolare doppietta all'Ungheria, forse lo sliding doors dell'Europeo del Portogallo. Poi fondamentale in semifinale con un suo gol. Il destino è stato crudele con lui, negandogli la soddisfazione di giocare la finale. Ma anche per il suo spirito da leader e per l'importanza dei suoi gol, merita di essere presente nella squadra dei migliori undici.
E a guidare questo top team c'è Fernando Santos, CT del Portogallo campione d'Europa. Una prima volta assoluta. Sorprendente. L'hanno vinta con spirito di gruppo, organizzazione tattica ed anche un pizzico di fortuna.
Ecco la nostra TOP 11 (3-4-3): Neuer; Boateng, Bonucci, Guerreiro; Payet, Ramsey, Krychowiak, Perisic; Bale, Cristiano Ronaldo, Griezmann. CT: Fernando Santos.