Arrivato alla soglia dei 30 anni è difficile reinventarsi, trovare un ruolo nuovo che riesca a convincere il tuo allenatore che non sei finito, che puoi dare ancora qualcosa alla causa. Adam Szalai, con il gol segnato oggi all’Austria, è riuscito a scrivere una nuova, bellissima pagina della sua carriera. Abbiamo raccolto le 5 curiosità da sapere su Szalai, frontman di questa Ungheria:
- 1- Talismano: ogniqualvolta Szalai è andato in rete con la maglia della nazionale in una partita ufficiale, la sua squadra è uscita dal campo vittoriosa. Con la rete di oggi il bottino sale a 8 reti in 6 partite, tra fasi di qualificazione e fasi ad eliminazione diretta.
- Madridista: dopo l’esordio tra i professionisti con la seconda squadra dello Stoccarda, Szalai si è trasferito a Madrid, sponda Real, dove ha giocato per due stagioni e mezza, segnando 23 gol in 71 partite.
- Falso ritiro: nel 2014, dopo una pesante sconfitta dell’Ungheria subita contro l’Olanda per una rete a otto, Szalai annunciò il ritiro, essendo ormai ai ferri corti con l’allora CT Egervari, che lo aveva lasciato ai margini della rosa. Qualche mese dopo però, complice anche l’avvicendamento in panchina tra Egervari e Dardai, l’attaccante ungherese ha deciso di tornare a indossare la divisa magiara.
- Cecchino mancato: gli ultimi 18 mesi di Szalai sono stati a dir poco tormentati. Tra squadre di club e nazionale, l’attaccante classe ’87 non segnava da 49 partite e la sua convocazione è stata messa a dura prova dall’ambiente ungherese, che avrebbe preferito al suo posto il capocannoniere del campionato polacco, Nemanja Nikolic.
- Dalla Corea con furore: ai tempi del Mainz, tra il 2010 e il 2013, Szalai si è fatto conoscere dai suoi tifosi soprattutto per la sua esilarante esultanza. L’ungherese infatti inscenava il balletto del tormentone sudcoreano ‘Gangnam style’, guadagnandosi la simpatia dei suoi tifosi.
A cura di Andrea Zezza