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Data: 15/07/2017 -

"Esplosività, dribbling, gol: con lui i difensori vanno in apnea". Douglas Costa presentato dal preparatore Nicolini

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"Esplosività, dribbling, gol: con lui i difensori vanno in apnea". Carlo Nicolini presenta Douglas Costa. I due si conoscono bene: Nicolini è stato preparatore del folletto brasiliano per 5 anni. Erano i tempi dello Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu, quando ancora "duki" era ancora piuttosto gracilino: "Il primo ricordo di Duki era un ragazzino di 170 cm per 60 kg" - si legge nelle pagine di Tuttosport - "Non aveva ancora la muscolatura di adesso. Sembrava un pulcino in mezzo alla neve, ma entrando nel finale riuscì comunque a decidere la partita con i suoi dribbling. E’ un’ala da 11,5 km a partita: sono tanti per il tipo di ruolo. Ma soprattutto era il giocatore che faceva più sprint e accelerazioni, il più rapido di tutti nei 5 metri, con e senza palla".

Tecnica in velocità: "E’ dotato di una esplosività pazzesca. Nei primi 5-10 metri se la giocherebbe anche con Usain Bolt. Quando lo affronti nel breve sei quasi sempre costretto a fargli fallo per fermarlo. Douglas è uno da 50 scatti a gara, tutti anaerobici e continui: ho visto difensori andare in apnea con lui. Ricordo quella volta che in Champions fece diventare matto Riise della Roma. E Piszczek del Borussia Dortmund penso abbia ancora gli incubi dei tunnel di Duki. Douglas è molto esplosivo, basta vedere la capriola in cui si esibisce quando segna. E’ piccolino, però è tutto nervo. E’ d’acciaio. Se fai un contrasto con lui rimbalzi via. E possiede un tiro forte, stile Mihajlovic".

In chiusura d'intervista Nicolini, dopo tanti pregi, individua anche qualche difetto: "Quandoè arrivato in Europa era un po’ troppo narciso nel suo tipo di gioco. A volte si compiaceva di un dribbling, ma poi non concretizzava con un passaggio filtrante. Oppure faceva un cambio campo perfetto di 40 metri senza poi andare a finalizzare l’azione. Lucescu ha effettuato un lavoro eccezionale su di lui a livello tattico e di conoscenze. E in Germania, con Guardiola e Ancelotti, si è completato ulteriormente. Nel sangue, però, continua ad avere più l’assist che il gol, vedrete che ne trarrà un bel vantaggio Higuain".



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