Montella-Mancini, dal campo alle panchine. Il "duo delle meraviglie" nella stagione 1996-1997, la prima e unica giocata in coppia, segnò la bellezza di 39 gol con la maglia della Sampdoria. Il braccio, o meglio, il piede e la mente. Quindici reti per Mancini, che inventava, 24 per Montella, che la buttava dentro, anche se qualche volta i ruoli si invertivano. Adesso, a distanza di vent'anni, quella fantastica coppia gol si affronterà in panchina, nel derby di Milano: Montella guiderà il Milan, Mancini sarà ancora sulla panchina dell'Inter.
L'allenatore della Sampdoria versione 1996-1997 era Sven Goran Eriksson, che, nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport, ricorda con piacere la stagione passata con i suoi "allievi": "Nella mia carriera ho avuto la fortuna di allenare tante coppie forti e questa è stata una delle migliori perché i due si completavano a vicenda. Roberto era tatticamente intelligente e aveva una visione di gioco fuori dalla norma, Vincenzo era un finalizzatore incredibile che si faceva trovare sempre al posto giusto. Roberto è stato anche mio assistente e in precedenza lo avevo allenato sia alla Samp che alla Lazio per un totale di 9 anni. Ogni tanto lo sento anche adesso".
Mancini era già allenatore quando giocava, Montella è una sorpresa: "Sul futuro in panchina di Mancini non ho mai avuto dubbi perché anche quando era in campo un po’ allenava già. Montella l’ho avuto quando era giovane, ma si vedeva che era calcisticamente intelligente. Roberto lo conosco di più, mentre Vincenzo non l’ho mai visto lavorare anche se tutti mi dicono che è bravissimo. Prima di tutto direi che sono due brave persone, che sono innamorati del calcio e che vivono per questo sport. A loro piace il bel gioco e sono esigenti con i calciatori".
Adesso si affronteranno nel derby di Milano: "Mi riempie di orgoglio e sono felice per loro. Sono bravi e adesso lavorano entrambi in una città che ha voglia di tornare a vincere dopo qualche stagione un po’ complicata. Voglio bene a entrambi e per questo spero in un pareggio tra Milan e Inter. Cinesi? Sono persone molto sincere e professionali. Ti lasciano lavorare in pace e nelle due formazioni in cui sono stato non posso lamentarmi assolutamente di niente".