Corsa, tecnica, rapidità e... che numeri su quella fascia! "Quel Keita ne farà di strada", assicurano i tifosi dell'Entella, ammirandolo tra gli spalti del 'Comunale'. Visto l'inizio di stagione, dar loro torto sembra davvero impossibile. Terzino sinistro tutto mancino, classe '96, nato a Parigi ma con il doppio passaporto maliano/francese. Cheick Keita è arrivato a Chiavari nel 2014 grazie alla lungimiranza dei dirigenti biancocelesti Grammatica e Superbi, senza dimenticare Salif Bagayoko, cugino e procuratore del ragazzo, dopo essersi svincolato a parametro zero dal Monaco.
Il primo anno è stata di ambientamento nella Primavera dell'Entella, per poi diventare nella stagione in corso un titolare inamovibile in prima squadra. Passare da Parigi e dal Principato di Monaco ad una piccola realtà come Chiavari non è tuttavia stato semplice. La voglia di coronare il proprio sogno ha però avuto la meglio sulle difficoltà: anche grazie all'amicizia con Sene Pape, altro gioiellino della Primavera e suo migliore amico, si è integrato come meglio non avrebbe potuto. Ha imparato pian piano la lingua e fatto nuove conoscenze: in fondo, il Tigullio non è poi così male. Fino a poco fa era considerato uno sconosciuto; ora è sulla bocca di tutti. Motivazioni? Aglietti crede ciecamente in lui: 15 presenze stagionali in Serie B finora (14 da titolare) ma, senza i due turni di squalifica e l'infortunio patito a fine novembre, sarebbero potute essere almeno quattro in più.
Keita si è preso la fascia sinistra, dopo aver in estate scavalcato le gerarchie: dribbling, doppi passi, sombreri e cross al bacio. Solo un assist finora (gol del 3-1 di Caputo contro il Vicenza), ma giudicare solo questo numero potrebbe trarre in inganno. La fase offensiva è il suo forte: le continue sovrapposizioni manderebbero in tilt qualsiasi contachilometri. Vederlo giocare è un piacere. Giocoliere sì, ma anche pragmatico quando serve: già cinque cartellini gialli collezionati in campionato. Unica pecca? La fase difensiva, da migliorare, ma il tempo è dalla sua. Le ottime prestazione hanno attirato l'attenzione di diversi club in Serie A (Napoli, Roma e Sassuolo su tutti) e non solo. Anche la Nazionale del Mali ha palesato il proprio gradimento verso il ragazzo, che finora però ha preso parte solo alle nazionali giovanili.
Il sogno resta poter scendere in campo con la maglia dei 'Blues' della Francia, anzi: "Non è un sogno, ma un obiettivo - rivela in esclusiva a GianlucaDiMarzio.com - Giocare per il Mali è stato interessante e ci sono giocatori molto forti, ma posso giocare anche per la Francia, vediamo...". Ragazzo Umile, ma estremamente ambizioso. Si ispira a Marcelo, che ritiene "il terzino più forte del mondo ed un esempio", ma promette di esultare alla Cristiano Ronaldo, non appena segnerà il primo gol tra i professionisti. Pensate che addirittura, fino a poco tempo fa, scendeva in campo con gli scarpini di CR7. Adora i giocatori del Real, ma tifa Barcellona. La Liga è il suo campionato preferito. Capirlo non è difficile: su Facebook niente "Cheick Keita" ma... "Cheick Neymar"! Più chiaro di così.
Eppure, non perde occasione per seguire la Serie A: "In inverno a Chiavari rimango spesso a casa a guardare la Serie A, soprattutto le partite della Juve, perché mi piace tantissimo Paul Pogba; in estate invece quando c'è tanta gente qui in vacanza, mi piace andare al mare". In Serie A sogna di approdarci, ma prima vuole ripagare la fiducia che l'Entella ha riposto in lui. A Chiavari vorrebbero poter continuare ad apprezzare le giocate di Keita almeno fino alla prossima estate, ma sono consapevoli di non poter tarpare le ali ad un talento così grande, qualsiasi decisione prendano sia il giocatore che la società. Corsa, tecnica, rapidità e... che numeri: ecco Cheick Keita, il gioiellino dell'Entella. Appuntatevi questo nome, ne sentiremo presto parlare.
Alberto Trovamala