Empoli, l'annuncio di Giampaolo: "Domani l'ultima qui. Il Milan? Le attenzioni fanno piacere. Martusciello il profilo giusto"

Era nell'aria, mancava solo l'annuncio. Arrivato puntualmente in conferenza stampa come da "promessa": Marco Giampaolo non sarà più l'allenatore dell'Empoli. Strade che si separeranno dal 30 giugno, quando il contratto scadrà. Alla vigilia dell'ultima col Torino, l'allenatore azzurro ha annunciato il suo futuro ed i motivi della sua decisione: "Sì, domani sarà la mia ultima panchina qui ad Empoli. E' stato un anno di grandi soddisfazioni professionali, la squadra ha giocato un calcio divertente e la società è riuscita a ribadire che si può fare calcio in maniera diversa. E' una società virtuosa, da prendere ad esempio, mi ha permesso di costruire rapporti di stima e affetto. E' stato un anno pieno, tanta gente mi ha manifestato la propria simpatia. Nel calcio c'è un momento in cui non si deve sciupare un equilibrio come il mio con questa città e questa società. I motivi? E' come se ci fosse stato un accordo tacito, siamo arrivati alla fine del campionato. Ho parlato con Marcello, anche lui ha convenuto che si era alla fine e che forse è giusto così. Il Milan? Le scelte si fanno a prescindere dalle altre situazioni, ho sempre fatto così. Non ho mai preso decisioni perché avevo alternative. Un anno così andava confermato così com'è. Conosco le gioie e le amarezze, siccome non voglio sciupare questo rapporto la mia decisione è per questo. Non ho alternative certe. L'attenzione o la voce del Milan è un onore, ma non si va oltre. Magari mi avessero già bloccato... La decisione di lasciare? Non ho lasciato nessuno, avevo il contratto di un anno. Sono in scadenza, ci pensavo da un po' a questa scelta. Il mio obiettivo era soltanto la salvezza. La prossima stagione? Non temevo nulla... Amo il mio lavoro, se avessi avuto paura non sarei andato a Cremona. Cosa lascio? Ho ereditato qualcosa di importante, una società organizzata ed un gruppo forte. Penso di aver dato continuità.. Ho avuto un buon rapporto con tutti, probabilmente lascio un modo di fare indiscreto e mai sopra le righe. L'Empoli mi lascia una grandissima esperienza, iniziare e finire un campionato è difficilissimo. Ho avuto la fiducia iniziale, ho avuto il sostegno di Carli... non ci sono parole per ringraziare. Il rinnovo a febbraio? L'avremmo dovuto fare prima probabilmente, ma non significa nulla. Ormai siamo fuori tempo, Carli è d'accordo. Con i se non costruiamo niente, ho sempre detto di avere come unico obiettivo la salvezza. Non ho mai pensato al rinnovo. Ho firmato un anno per rimettermi in gioco completamente, per me era importante lavorare e avere la fiducia. La squadra? Un gruppo di ragazzi straordinari, disponibili. Ho sempre portato ad esempio quelli che hanno giocato poco. I giocatori sono stati di una disponibilità assoluta... Consiglierei a tutti di venire ad allenare l'Empoli. Io via da vincitore? Vado via da soddisfatto, vado via sereno. Voglio ancora allenare, assolutamente sì. Martusciello? Giovanni è bravo, ha conoscenze, è figlio dell'Empoli. E' stato collaboratore di tanti allenatori, ritengo dia capace, potrebbe essere il profilo giusto. Il Torino? Spero abbia avuto una settimana come noi, con qualche cena in più... Pugliesi partirà dal 1', se lo è meritato. Un grande esempio di professionalità. Sicuramente non vado via a cuor leggero, perché poi nell'ultimo periodo ho ricevuto tanti attestati di affetto. Non è un addio, è un arrivederci. La squadra? Non gliel'ho ancora comunicato, lo sanno già. Li saluterò questa sera, ma sono sereni e tranquilli. La cartolina della stagione? Empoli, perché è una bellissima realtà. Insegue un calcio diverso, ha coraggio di lanciare giovani, fa calcio lavorando. Ed io sono orgoglioso di averci lavorato".