Dall'incubo retrocessione all'immediata reazione-promozione, tutto nell'arco di un anno. E' ormai davvero ad un passo il ritorno in Serie A dell'Empoli, che potrebbe festeggiare il traguardo già nel prossimo turno di campionato: squadra capace di volare grazie anche ai gol della sua coppia offensiva, con Alfredo Donnarumma grande protagonista insieme a Ciccio Caputo. 43 gol stagionali in due e una super intesa di cui l'ex attaccante della Salernitana, ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport", ha parlato così: "Con me un attaccante forte si esalta, perché i miei movimenti fanno comodo a chi gioca con me. E se trovo un compagno forte, ci esaltiamo in due. Ciccio attacca molto bene la profondità e in area è spietato. Siamo diversi, quindi ci compensiamo molto bene: facendo un paragone con il gelato, direi che è una vaniglia, più dolce del cioccolato. Quando ha il gol nelle corde e il contesto giusto, un attaccante si esalta. L’Empoli è arrivato al momento giusto, il più importante della mia carriera".
Tandem funzionante alla perfezione, insomma. E dire che Donnarumma, di partner importanti d'attacco, ne ha ormai avuti parecchi: "Lapadula (a Teramo, ndr) è diverso da me, faceva della forza l’arma migliore, si smarcava molto bene e poi ha un gran sinistro. E' un cioccolato dal sapore forte. Con Coda a Salerno benissimo il primo anno, il secondo invece non abbiamo trovato continuità: mi dispiace. E poi a Lanciano con Pavoletti speravo di fare meglio, ma Gautieri faceva il 4-3-3, peccato: con Leo avremmo fatto grandi cose".
Dal campo alla panchina, tra Vivarini e Andreazzoli: "Mi è dispiaciuto per l'esonero di Vivarini. Eravamo ripartiti con lui dopo la retrocessione. C’erano tante cose da sistemare e lui lo stava facendo, la società ha spiazzato tutti ma ha avuto ragione: un cambio di mentalità importante. Andreazzoli mi chiede di andare sulle seconde palle, di essere sveglio in area, ma il suo lavoro è soprattutto di reparto: con lui c'è stato un cambiamento radicale che ha dato grandi benefici, ma avremmo fatto comunque un grande campionato. Col nostro modo di giocare ci divertiamo, però non si fa gol per caso: serve gente forte".
Una promozione ormai imminente dal "gusto puffo", per Donnarumma, che potrebbe portare l'attaccante classe '90 a un confronto con l'omonimo Gianluigi, senza alcun legame di parentela: "Eh sarebbe bello... Solo il fatto di poter giocare in A è un sogno. Non l’ho mai conosciuto, andare in A sarebbe un piacere anche per poterlo incontrare. Sono andato vicino a debuttare in A a 18 anni, con Zenga. Sembrava dovessi debuttare invece niente, mi è dispiaciuto, peccato. Dalla A mi aspetto un impatto importante, con tanta voglia di assaggiarlo, come il pistacchio. E sono assolutamente pronto al decollo: sono nella piena maturità, sono cresciuto, pronto: sento di poter fare bene anche in Serie A. Battere il record di gol di Immobile e Insigne per me e Caputo sarebbe una grande soddisfazione, visto che sono gli attaccanti della Nazionale - conclude - Uno stimolo in più per me e per Ciccio: così siamo pronti ad affrontarli l’anno prossimo".