"Tutti volevano una finale tedesca tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Tutti tranno gli arbitri polacchi". Sono state queste le parole di Max Eberl, direttore sportivo dei bavaresi, al triplice fischio della semifinale di ritorno di Champions League giocata contro il Real Madrid. Eberl ha espresso tutta la sua rabbia ai microfoni di Sky Sports De riferendosi al fuorigioco fischiato prima del gol segnato da de Ligt.
Eberl: "Tutti volevano una finale tedesca, solo gli arbitri polacchi non erano a favore"
A staccare il biglietto per la finale di Londa è il Real Madrid. Dopo esser passato in vantaggio grazie alla rete firmata da Davies, il Bayern Monaco è stato travolo nei minuti finali dalla doppietta di Joselu. "Novanta minuti al Bernabeu sono molto lunghi" ha sostenuto Ancelotti al termine della partita. Chiedere al Bayern per credere.
Le proteste della squadra di Tuchel nascono al tredicesimo minuto di recupero: Mazraoui raccoglie un lancio lungo e lascia la palla a Muller. Il tedesco serve de Ligt che con il destro riesce a mandare la palla in rete. Ma l'arbitro polacco Marciniak ha già fischiato il fuorigioco per posizione irregolare di Mazraoui, fermando il corso dell'azione e, di conseguenza, esludendo un possibile intervento del Var. Così nasce la polemica. "Non c'è niente da spiegare. Ci sono zero virgole zero da spiegare. Da quanti anni esiste il VAR? Da quanti anni esiste questa regola del fuorigioco?Per me è estremamente strano e dubbio" ha sostenuto Max Eberl al termine del match.
Il direttore sportivo del Bayern Monaco ha concluso il suo intervento ai microfoni di Sky Sport De criticando duramente la squadra arbitrale della semifinale di Champions League: "L'arbitro ha detto che è stato un suo errore. Non ce ne frega niente. Logicamente è un errore. Non abbiamo bisogno delle regole del calcio, sappiamo esattamente cosa sta succedendo. Tutti erano a favore di una finale tedesca, solo gli arbitri polacchi non erano a favore. Di conseguenza, terrò le dita incrociate per il Borussia Dortmuned nella finale".