Il chiodo fisso che lo ha tormentato per notti intere di mezza estate era il suo sogno più grande: “Voglio tornare all’Atletico Madrid, la mia seconda casa”. E Diego Costa non lo ha mai celato a nessuno: amici più intimi, stampa, compagni… anche non suoi. In occasione di un Real Madrid-Chelsea giocato negli States ecco avvicinarsi Sergio Ramos, i due iniziano un dialogo fitto fitto con tanto di mani davanti alla bocca per tentare di non farsi leggere il labiale. “Allora, perché non torni a Madrid? Eh, non mi lasciano andare” replicava il brasiliano, mezzo affranto. Non lo lascia, lui: Antonio Conte. “The new manager”. Che in uno dei suoi primi colloqui avuti con l'attaccante ha voluto subito mettere le cose in chiaro: “You have to stay here” con tanto di ‘non te ne pentirai’ bisbigliato sottovoce, rigorosamente in italiano. Simeone lo chiamava un giorno sì e l’altro anche: “Sei la nostra prima scelta”. Ma più passavano gli allenamenti con il nuovo manager italiano, più nella testa del ragazzo aumentava la consapevolezza di restare al Chelsea. Per far bene. Descrizione di attimi, convinzioni che cambiano. E mica per caso.
Dici Conte, pensi a Costa. Pure il responsabile della parte social dei blues ci è cascato: “Conte says today Diego… Conte showed fantastic behaviour” diceva un tweet pubblicato nel post di Swansea-Chelsea. Lapsus? Chiaramente un errore di battitura. Eppure il brasiliano che sta in attacco sembra essere lo specchio, il riflesso esatto dell’italiano seduto (per modo di dire) in panchina. Agonismo, tenacia, foga, temperamento. “E’ una bestia, sia con sia senza palla” ha scritto il giornalista Piers Morgan. Che poi ha aggiunto. “Vorrei che un giocatore così fosse all’Arsenal”. Ma meglio non dirlo a Conte. Che adesso si coccola il SUO Diego Costa autore di 6 gol in 6 partite tra Blues e Nazionale spagnola in questo avvio di stagione. Contro lo Swansea una doppietta da urlo, tanto bella quanto decisiva. L’unico neo, sempre il solito: quel caratteraccio che gli ha pure fatto perdere un Europeo, l’ultimo, in Francia. Ma Conte lo ha già preso in disparte, più di una volta: “Keep calm and listen to me”.
“Gli ho detto di trasformare la sua passione, il suo entusiasmo, nel modo giusto e corretto. Nel modo che va bene a me. Diego è un ragazzo passionale e qualche volta rischia il giallo. Ma voglio che migliori. Io lo voglio avere a disposizione per tutte le partite della stagione". Perché lo considera un giocatore importante, sui cui farebbe all-in anche bendato. Anzi, la sua scommessa l’ha già fatta: trattenerlo a Londra, persino contro la sua volontà. E per ora la sta anche stravincendo.