E' la Roma di Dzeko: è il miglior inizio di stagione in carriera per il bosniaco

Da oggetto misterioso a certezza. La metamorfosi di Edin Dzeko è tutta qui. L'anno scorso era l'attaccante che sbagliava anche i gol più facili. Ricordate Roma-Palermo? Un esempio a caso... Sono passati solo otto mesi e quel ricordo è stato cancellato, spazzato via dai gol del centravanti bosniaco. "Ma vuoi vedere che questo si è dimenticato anche come si segna?". Ed invece no. L'istinto killer c'è, sempre. D'altronde quello non si allena, o ce l'hai o non ce l'hai. Parliamo pur sempre di un centravanti che ha segnato più di 200 gol in carriera con i vari club, non l'ultimo arrivato. E un Dzeko a questi livelli raramente lo si era visto in carriera. Già 7 gol in otto giornate, praticamente uno a partita se consideriamo che due partite le ha giocate soltanto a metà. Mai così Dzeko, neanche ai tempi del Wolfsburg e del Manchester City. Sei gol in otto partite in Inghilterra nella stagione 2011/2012, ora è già a quota 7. E l'anno scorso, di questi tempi, era andato in gol soltanto una volta. Mentre ora con lui in campo si parte praticamente da 1-0. E Spalletti lo sa, eccome. E proprio per questo non ci rinuncia mai. Qualche dato? L'anno scorso solo 7 partite da titolare con Spalletti in panchina. Quest'anno già 6... e siamo appena all'ottava giornata. Imprescindibile! L'era del 'falso nueve', in casa giallorossa, non c'è più. Ora è la Roma di Edin Dzeko. Capocannoniere in attesa delle partite di domani, leader e ora anche bomber da trasferta. Sì, perchè le due reti al San Paolo sono le prime due segnate lontano dall'Olimpico. E da bomber vero! Un tiro secco e potente per trasformare un preciso assist di Salah e un colpo di testa dei suoi per il 2-0. Merito della cura Spalletti e... della dieta. Già, proprio così. In estate si è allenato per migliorare la sua agilità ed ha curato il suo regime alimentare, per farsi trovare pronto al secondo anno di Serie A. E così Edin Dzeko ha trasformato i fischi in applausi. La stessa impresa che ora attende Gabbiadini, sostituito da Sarri dopo appena 55 minuti. Il San Paolo attendeva Manolo ed invece arriva... Dzeko! Gabbiadini delude nel giorno in cui si è ritrovato a sostituire Milik. Sarri gli preferisce Mertens e la soluzione 'falso nueve' al 55' e Manolo esce tra i fischi del San Paolo. Ora dovrà essere la cura Sarri a far rialzare Gabbiadini. Proprio con la ricetta del gol: la stessa che ha permesso a Edin Dzeko di prendersi la Roma!