Gol di Fazio nella notte dell’esordio di Carlo Conti a Sanremo. Nemmeno il tempo di pensare alla battuta che sul web è già ironia. Banale, scontata. Si scherza. A differenza di Federico – e non Fabio (ci siamo cascati, di nuovo!) – che in campo fa davvero sul serio. E si è preso la Roma.
“Ho chiesto io di venire qui”. La Capitale nel destino: galeotto fu quel viaggio di piacere 7 anni fa con l’amico Perotti. Lo stesso che assicura come "Fazio è il migliore centrale d'Europa. Lo vedo bene al Barcellona, è un grande. Basta vederlo allenarsi". Imprescindibile. "Quando la palla mi sorpassa guardo indietro e vedo lui": i compagni si fidano, parola di Emerson Palmieri. Impossibile non farlo. Di testa le prende tutte. Tutte. Ma non solo. Personalità. E se si mette pure a segnare come contro la Fiorentina – il secondo gol stagionale dopo quello realizzato in Europa League all’Astra Giurgiu – allora ci sarà da divertirsi. 2299’ giocati tra tutte le competizioni: dritto in faccia a chi pensava che “tanto gioca Vermaelen”.
Questione di feeling, di fiducia ritrovata dopo la poca continuità con la maglia del Tottenham. Senza dimenticare la vicinanza della famiglia: a Roma con lui infatti c’è anche il fratello, Mariano, difensore del Ciampino in Serie D. Fazio senior più Fazio junior: pacchetto completo. E i romanisti ringraziano. Tutti ad applaudire Sabatini che di fronte ad un prestito oneroso con obbligo di riscatto per circa 4 milioni non ci pensò due volte. "Preso". Operazione capolavoro su consiglio di Luciano Spalletti: “Lo volevo già in Russia”.
E che ora si gode il suo leader. Anzi, ‘Generale’ o ‘Comandante’: soprannome di sempre dalla motivazione scontata. Sulle orme dell’idolo Samuel, uno che a Roma qualcosina ha dimostrato. Ma che sogna di emulare regalando un titolo ai giallorossi, magari quell’Europa League già presente per ben due volte nel suo palmarès. Puntando dritto all’albiceleste del ct Bauza, a 29 anni. “Tutto torna col lavoro ed il sacrificio”. Ci crediamo, Federico. Con l'obiettivo di continuare a stupire tutti gli scettici, dimostrando ancora una volta di non essere solamente l’omonimo del ‘socio della Littizzetto’ ma anche e soprattutto uno dei difensori più affidabili della Serie A.