Non è bastato fare un punto in più dell’ultima stagione, non è bastata la spinta dei tifosi che hanno seguito la squadra per cercare tutti insieme un’altra impresa. Il Crotone dice arrivederci alla Serie A, la sconfitta contro il Napoli ha condannato la squadra di Walter Zenga alla retrocessione. I punti fatti contro Juventus, Inter, Atalanta e Lazio, 35 totali. Che però non sono sufficienti. I rossoblù tornano in Serie B riuscendo a fare meglio di un anno fa, quando al termine della stagione l’allora squadra di Davide Nicola aveva centrato l’impresa.
La contemporanea caduta dell’Empoli aveva fatto iniziare la festa allo Scida e in città, questa sera - davanti agli stessi tifosi che non hanno mai abbandonato la squadra nemmeno lontano da Crotone - i giocatori rossoblù si sono lasciati andare all’amarezza e alla tristezza. Lacrime di dispiacere, le lacrime di chi sa che avrebbe meritato di più. “Bisogna però fare i complimenti alle avversarie, abbiamo fatto meno punti delle altre ma scendiamo in B non per demerito“. Queste le parole di Walter Zenga, l’allenatore che ha sfiorato una nuova impresa e che dopo il fischio finale non è riuscito a trattenere l’emozione. Occhi lucidi e voce rotta dalla tristezza: “Questa squadra mi ha ridato la gioia di allenare dopo tante delusioni. Devo essere forte per questi ragazzi”. Un senso di vuoto generale, l’opposto a quello vissuto 12 mesi fa.
Il Crotone ha onorato la Serie A fino all’ultimo secondo, i suoi tifosi hanno seguito la squadra In ogni città e su ogni campo. Un pubblico appassionato che anche dopo la mancata impresa non ha smesso di applaudire i giocatori che sono andati a cercare conforto nei loro applausi. La passione e l’amore per un gruppo di giocatori ha rappresentato una città tutta unita, così dopo il novantesimo i presenti nello spicchio del San Paolo hanno cercato di rendere meno amaro l’arrivederci alla Serie A. Ora dovrà iniziare un nuovo percorso, di riprogrammazione, di speranze e di nuovi sogni da realizzare per riportare ancora questa piazza in A.
La delusione deve lasciare spazio all’orgoglio di aver vissuto due campionati onorando al massimo ogni partita e insegnando anche a vivere il calcio con una passione unica. Due stagioni di emozioni e timori, un epilogo triste che però non cancella le storie vissute negli ultimi due anni da una squadra speciale. Le lacrime rossoblù da una parte, i sorrisi di SPAL, Chievo, Udinese e Cagliari dall’altra. E’ il calcio. Tutta Crotone saluta la Serie A, che a sua volta ringrazia in maniera spontanea una città e chi ha dimostrato di amare lo sport e di accettare il verdetto del campo. Un saluto tra gli applausi prima di ricominciare a sognare il ritorno.