Fra campioni, si sa, c’è un feeling particolare. Fra di loro riescono a capirsi meglio ed è un po’ quello che succede fra Didier Drogba e Cristiano Ronaldo: “Se sono stupito dal suo passaggio alla Juve? Nenche un po’ – ribatte sicuro l’attaccante ivoriano in esclusiva a La Stampa – la trovo una scelta perfetta, eccitante e talmente giusta che stavo per farla io”. Già, a quanto pare Drogba è stato ad un passo dall’Italia: “Anzi, credevo di esserci – racconta – mancavano i dettagli, poi tutto è evaporato. Non chiedetemi la squadra, inutile riaprire il capitolo. C’era più di un’offerta e mi interessavano molto, quindi capisco perfettamente Ronaldo”
Un discorso di stimoli, quelli di cui si nutre un campione appunto: “Molti dicono che sarebbe dovuto restare dove era. Magari per qualsiasi altro campione di 33 anni avrebbe avuto un senso. Il Real è una squadra gigante, con ambizioni sempre da massimi livelli, ma lui è uno che si nutre di motivazioni e soprattutto a quell’età servono nuove sfide”
Anche perché, nel frattempo, la Serie A sta crescendo: “Ci è tornato anche il mio amico Ancelotti, va in un club serio e pronto a grandi traguardi. Da voi mancano le stelle, l’idea di poter essere l’uomo che fa fare il salto di qualità toglie a Ronaldo altri due anni”.
L'intervista integrale sull'edizione de La Stampa stamani in edicola