Drago racconta Kessié: "Mi ricorda Desailly. In allenamento andava cos...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 05/06/2017 -

Drago racconta Kessié: "Mi ricorda Desailly. In allenamento andava così forte che a volte dovevo fermarlo..."

profile picture
profile picture

Da uno dei tanti a primo tassello da cui il nuovo Milan ripartirà: la storia di Franck Kessié. Che esplosione, la sua. Merito anche e soprattutto di quel Massimo Drago capace di svezzarlo come centrocampista ai tempi di Cesena: “Dopo l’annata dello scorso anno ho sempre pensato che Franck potesse fare bene in A. Il modo di interpretare il calcio di Gasperini ha accelerato questa sua esplosione. È un prospetto importante che ha dimostrato il suo valore”, ha dichiarato l’allenatore intervistato da Tuttosport. “Al Cesena ce l’hanno presentato come difensore centrale ed era un ruolo nel quale le sue qualità non venivano messe in risalto. Centrocampo può fare sia la mezz’ala che il mediano in un centrocampo a due, invece non lo vedo come giocatore di costruzione davanti alla difesa”. Un orgoglio per Drago. “Mi inorgoglisce che sia arrivato in alto un giocatore che sarebbe dovuto essere una comparsa come difensore centrale e invece è diventato una grande scommessa come centrocampista. Questa è la mia soddisfazione più grande”. Anche se “non l’ho più sentito perché penso sia giusto che si goda questo momento con il suo agente e la sua famiglia. Mi ha fatto piacere quando mi ha ringraziato pubblicamente ma il mio compito è terminato quando ha reso alla grande a Cesena e si è creato un futuro migliore rispetto alle prospettive su di lui quando è arrivato da noi”. Si vedeva già che aveva una marcia in più degli altri, soprattutto “nelle esercitazioni due contro uno era praticamente insuperabile quando lavorava da difensore. Avendo due attaccanti davanti, non si faceva mai superare andando a trovare sempre la soluzione giusta. Abbina qualità fisiche a qualità mentali”. E se si dovesse fare un paragone: “Il suo percorso mi ricorda quello del primo Desailly che ha iniziato come difensore centrale e poi si è affermato come centrocampista. Però è più duttile di Marcel perché ricopre più ruoli. Ha anche grande intelligenza tattica. È uno a cui non cambia giocare davanti a 15 persone o a 90 mila: non si emoziona. Davanti alle grandi platee sa esaltarsi. In allenamento va sempre a mille tanto che alcune volte dovevo fermarlo…”.



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!