La partita probabilmente decisiva per la qualificazione al prossimo Europeo Under 21, quella contro la Serbia, si gioca a Vicenza, città del Veneto che vanta una comunità serba di 2.878 anime. Di questi, circa duemila sono al Menti. Ecco perché per tutta la durata del match sembra che a giocare in casa siano loro. I serbi in tribuna, oltre ad essere tanti, sono anche rumorosi: spingono la nazionale perché sanno che vincere a Vicenza vorrebbe dire aprirsi un'autostrada verso la Polonia (paese ospitante del prossimo Europeo). Come all'andata: Serbia in vantaggio(Gajic sul finale di primo tempo) e Italia costretta a rincorrere. Non solo dal punto di vista del punteggio, ma soprattutto da quello del gioco. Gli azzurrini soffrono la corsa e la reattività degli avversari. Le assenze di Berardi in avanti e Rugani in difesa si fanno sentire, non tanto sulle gambe quanto sulla personalità in campo. I due attaccanti messi dentro da Di Biagio, Cerri e Rosseti, sono lì davanti abbandonati al loro destino. Questo perché il ct azzurro al falso nueve (in campo di fatto ne mette addirittura due), preferisce il falso sette! Né Benassi né tanto meno Verre sono esterni naturali, motivo per il quale scarseggiano i rifornimenti alle due punte. Da questo punto di vista l'ingresso in campo nella ripresa di Di Francesco si rivela una vera scarica di adrenalina per l'attacco azzurro che infatti proprio nella seconda frazione si rianima, trova il pari (rigore procurato da Rosseti e trasformato da Cerri) e sfiora anche il colpaccio, prima con Romagnoli sugli sviluppi di un calcio d'angolo, e poi proprio con Di Francesco che da zero metri calcia addosso a Milinkovic Savic.
Gli ultimi minuti sono un susseguirsi di occasioni, tutte per la Serbia con gli azzurri costretti a difendersi in undici nella propria area di rigore. Il salvataggio decisivo, quello che vale il punto, lo realizza Cerri, che sulla linea si immola su un colpo di testa a botta sicura di Gruijic. Il prossimo appuntamento è martedì pomeriggio a La Spezia contro Androrra, quella stessa sera Di Biagio potrebbe festeggiare con un turno di anticipo la qualificazione all'Europeo senza rimpiangere troppo l'infortunio di Berardi e l'assenza di Donnarumma e Rugani.