Donne Nel Pallone – Veronica Benedetti, nata per buttarla dentro
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Data: 12/08/2016 -

Donne Nel Pallone – Veronica Benedetti, nata per buttarla dentro

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Il Cjarlins Muzane è stata la sua prima squadra di calcio. Tutti i suoi compagni erano orgogliosi di lei. Con quei guanti che non le stavano per niente male. Anzi, si può dire assolutamente il contrario. Veronica Benedetti, classe 2000, sapeva parare, anche molto bene. E i tiri dei maschietti li respingeva alla grande. Con quel talento che lasciava intravedere un promettente futuro da numero 1. Tra i pali. Con l'enorme responsabilità di non farla entrare, costi quel che costi. Passano gli anni. E anche le partite. Di parate tante. Anche di occasioni, come quella del Chiasiellis, che a quei tempi era in A femminile, non andata in porto. Ma Veronica si trasforma completamente. Posa i guanti e inizia a correre. Diventa attaccante, con un nuovo obiettivo. Buttarla dentro. Ed è proprio questo quello che sa fare meglio. A Tavagnacco, squadra femminile di A che l'ha consacrata, lo sanno bene. E se la tengono pure stretta, anche per la stagione che verrà. Confermata. Ma questa volta, in prima squadra. Da subito. "È vero – inizia così la piacevole chiacchierata con la giovanissima calciatrice friulana – ho iniziato con il calcio a 8 anni giocando in porta, ma ho sempre voluto fare l'attaccante perché proprio non volevo stare ferma e avevo bisogno di vivere la grande emozione che solo potendo segnare un goal in una partita si può sentire. Dopo la breve parentesi con il Palazzolo, sono tornata nel Cjarlins Muzane e l'allenatore mi ha dato grande fiducia facendomi giocare dove volevo. Avanti. Mi ha dato anche la fascia da capitano. Una grande soddisfazione. La stagione 2014/15 è stata l'ultima disputata con il maschile. E adesso Tavagnacco, dove ho trovato una nuova famiglia. Un gruppo fantastico e molto unito. Ho iniziato con la Primavera e ci siamo qualificate per le fasi nazionali. A fine stagione mi sono aggregata con la prima squadra. È arrivata anche la convocazione con la Nazionale Under 16. Tutto meraviglioso. Un sogno". Giovanissima. Con una carriera ancora tutta da vivere e un palmares da riempire. Un paio di brividi unici già messi dentro. Dritti nel cuore. Nel Torneo amichevole UEFA, disputato in Inghilterra con la maglia azzurra, terzo posto. Mentre, nel 1° Torneo delle Nazioni, andato di scena a Gradisca d'Isonzo, seconda posizione. Con un risultato che, però, rispetto agli altri ha fatto molto rumore. Insieme alle sue compagne, infatti, Veronica ha battuto gli Stati Uniti 1-0, che con la maggiore è campione del mondo in carica. Il goal, guarda un po', porta la sua firma. E non è un caso. Lo ha nel sangue. E anche nelle gambe. "Battere gli USA è stata una grande soddisfazione. Conoscevamo bene il livello di difficoltà dell'incontro, ma avevamo capito subito che stando unite potevamo batterle. Abbiamo sofferto tanto, ma ce l'abbiamo fatta. In Inghilterra, invece, – aggiunge la classe 2000 – abbiamo vinto la nostra prima partita contro la Repubblica ceca 2-1. È stato in quella gara che ho segnato il primo gol nella storia dell'Under 16. E anche la mia prima rete con la maglia della Nazionale. Alla fine in quella manifestazione abbiamo conquistato il secondo posto. Ma è stato bellissimo comunque". L'azzurro e il gialloblù. La Nazionale e il Tavagnacco. In un intrecciarsi di esperienze. Di quelle che ti permettono di diventare grande. A piccoli passi. Non troppo veloci. Non troppo lenti. Con la gioia di un goal. Uno dopo l'altro. Perché Veronica Benedetti i portieri vuole batterli. E quanto tempo c'è ancora. Intanto lei, una piccola pagina di storia l'ha scritta. Al 4'. Oltremanica. Per L'Italia. Con orgoglio.


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