Era il 15 novembre 2014 quando Martina Piemonte ha segnato il suo primo goal in Serie A. Aveva quasi 17 anni ed era già proiettata in un mondo surreale. Dove sognare, e nel suo caso segnare, sorgeva spontaneo, ed era riuscita a non pensare più a quelle due stagioni con il Riviera di Romagna, dove purtroppo non era riuscita ad avere spazio e, infatti, l'attaccante classe '97 quegli anni in maglia giallo-rosso-blu non li porta con sé con quel sorriso che, invece, le spunta in viso quando sente parlare del suo San Zaccaria. Altra forza della riviera romagnola che, con orgoglio, vive il suo secondo anno nella massima serie. "Ho giocato due stagioni con il Riviera di Romagna e non ho avuto tanto spazio. Il San Zaccaria è stata una scelta definitiva per la mia crescita, in quanto la società e il mister mi hanno dato subito fiducia facendomi giocare. All'inizio peccavo di esperienza, è vero, ma pian piano ho preso sempre più coraggio. Ho siglato 13 goal e sono molto contenta soprattutto per la salvezza raggiunta nella stagione passata".
Martina Piemonte, però, nella sua ancora giovane carriera, ha anche un'altra grande responsabilità oltre a quella legata al suo club, ovvero quella di onorare la maglia azzurra della Nazionale Femminile U19 allenata dal CT Enrico Sbardella, dopo aver conquistato due storici bronzi con l'U17, uno europeo in Inghilterra e uno mondiale in Costa Rica, e aver fatto il suo esordio in Nazionale Maggiore a Praga, nella partita contro la Repubblica Ceca valida per le Qualificazioni al Mondiale 2015 svoltosi in Canada, sostituendo, sul finire della seconda frazione di gioco, la regina del goal: Patrizia Panico. "Che grandi soddisfazioni. Enormi emozioni. E ancora tanti obiettivi da realizzare, partendo prima di tutto dal San Zaccaria con cui raggiungere la salvezza è fondamentale. Ovviamente, voglio crescere ancora, cercando di fare esperienza il più possibile e poter arrivare, un giorno, a poter fare la calciatrice professionista all'estero".
Il fenomenale centravanti made in Ravenna, non solo è un talento del calcio, ma lo è anche della bellezza. Tanto da partecipare alle selezioni di Miss Italia dove, però, a fare strada è stata la sua collega Debora Novellino, giocatrice della Pink Bari. "È stata davvero un'esperienza straordinaria e soprattutto una grande vetrina per il calcio femminile. Eravamo in tantissime alla selezione e mi sono davvero divertita, ma credetemi, camminare sul tacco 12 non sarà mai come indossare gli scarpini a 13 tacchetti". E come darle torto. Come contraddirla. Lei, che da sempre vive con il pallone tra i piedi. Lei, che non sa stare nemmeno un giorno senza calpestare il manto erboso di un campo da calcio. Lei, che è nata per fare goal e non ha tempo per riposare, anzi, è attesa da banchi di prova non indifferenti, come la Fase Elite del Campionato Europero che tra due mesi la vedrà tra le protagoniste dei match con le padrone di casa della Danimarca, con la Spagna e con l'Irlanda del Nord.E ancora il suo San Zaccaria, sempre nei suoi discorsi, sintomo di estremo attaccamento a dei colori che in qualche modo l'hanno consacrata, lanciata ancor di più in un mondo, come quello del calcio in rosa, che l'ha subito accolta a braccia aperte, riconoscendone il valore e, soprattutto, le prospettive: "Stiamo facendo bene. La squadra con Tucceri, Pugnali e Baldini si è rinforzata davvero tanto rispetto alla scorsa stagione. Il nostro obiettivo rimane la salvezza e lavoreremo tanto per raggiungerla e proveremo anche a fare qualcosa di più, magari a sorpassare il Tavagnacco che è sopra di noi con cinque punti in più. Dobbiamo crederci fino alla fine e non bisogna mai abbassare lo sguardo". E a lei, questo, riesce benissimo, con la palla al piede e testa alta. Pronta a meravigliare, per poi esultare.