L'Algeria è una delle grandi nazionali emergenti nel panorama calcistico internazionale. Con i suoi talenti, lavora per conquistare l'accesso al terzo Mondiale consecutivo, dopo l'exploit in Brasile, dove la nazionale algerina è arrivata a giocarsi gli ottavi contro la Germania. Tra i giocatori più interessanti in vetrina c'è certamente El Arbi Hillel Soudani, attaccante della Dinamo Zagabria. 28 anni, nel pieno della maturazione e pronto al salto di qualità in uno dei top campionati europei.
Sogna la Premier League, ma in Serie A verrebbe più che volentieri. È stato già proposto a Genoa, Sampdoria, Atalanta e Bologna, dato che gli resta un solo anno di contratto con il club croato. Esterno alto o seconda punta dalla grande qualità, forte nel dribbling e anche un discreto goleador: nei tre anni trascorsi alla Dinamo ha segnato complessivamente quasi 40 reti (con 36 assist). Tanti gol e tanti sogni per il futuro, di cui ha voluto parlare in esclusiva a www.GianlucaDiMarzio.com:
"Ora ho 28 anni - racconta l'algerino - è l'età ideale per giocare a calcio, quella in cui si ha la maturità la maturità più giusta. Sono nato come giocatore in Portogallo, gli ultimi tre anni li ho trascorsi in Croazia. Penso siano state stagioni importanti per me: ho giocato la Champions League e ho ottenuto ottimi risultati personali e di squadra. Ora come ora ho di fronte a me l'ultimo anno di contratto qui a Zagabria, vedremo quello che succederà. Mi sento pronto per fare il salto, ho tanti sogni e obiettivi da raggiungere. Per ora non ho nulla di concreto a livello di offerte, ma sto aspettando qualcosa di buono per il mio futuro. Italia? C'è uno dei migliori campionati al mondo, perchè no. Mi piacerebbe fare esperienza in Serie A".
Soudani porta la #2 sulle spalle, numero curioso per un attaccante: "Il motivo? Era il numero di casa mia quando ero in Algeria. Ma c'è altro: quando ero junior, prima di diventare professionista, non avevamo ovviamente nulla dietro la maglia. Un giorno però mi hanno chiamato per una partita ufficiale con la prima squadra, e fu allora che l'allenatore mi disse che era rimasta solo la #2: 'gioca con questa'. Ma gli spiegai subito: 'Sono un attaccante!'. Tant'è, presi quella e in partita segnai subito un gol nel primo tempo. E poi uno nel secondo. A fine partita l'allenatore mi arrivò vicino ridendo e mi disse: 'che ti avevo detto, la #2 ti va più che bene'. In quel momento mi ripromisi che non avrei più cambiato numero. Nella mia prima esperienza europea, in Portogallo, scelti la 22. E appena ho avuto l'occasione di trovare la #2 libera alla Dinamo l'ho chiesta a tutti i costi".
Con un solo anno di contratto, Soudani pensa inevitabilmente al futuro dopo la Croazia: "Il mio sogno personale è ovviamente poter giocare un giorno nelle squadre più importanti del mondo. So che non è facile, ma chi non vorrebbe provarci. Mi affascina in particolare la Premier League, il Chelsea è il club che più mi intriga. Ma devo dire che la Serie A italiana e la Bundesliga tedesca non sono da meno".
Infine, una battuta sull'uomo del momento del calciomercato italiano, Marko Pjaca, compagno alla Dinamo proprio di Soudani: "È un grande talento, ha giocato benissimo qui a Zagabria. Ha tutto: è giovane, ha qualità ed è anche una bravissima persona, penso sia un ottimo affare per qualsiasi grande club europeo. Sicuramente noi saremo meno felici, lascerà un grande vuoto in questo club. Gli auguro tutto il meglio per la sua carriera, sono sicuro che avrà un grande futuro".