“Responsabilità e Rischi” è stato il tema della riunione che ha visto la partecipazione di oltre 300 delegati tra UEFA, UE, federazioni nazionali, club, forze dell'ordine e altri partner, per discutere di sicurezza negli stadi in occasione delle partite europee. La riunione si è svolta di recente a Bucarest in collaborazione tra l’UEFA e l'Unione Europea e ha preso in esame la sicurezza e i rischi durante gli eventi calcistici, oltre alle potenziali responsabilità degli organizzatori.
Nel corso della conferenza tutti gli intervenuti hanno posto l’accento come il fattore sicurezza rimane una sfida continua per l’UEFA, per le federazioni nazionali, per i club, per i gestori degli stadi e per tutti gli altri partecipanti, e può collegarsi alla costruzione degli impianti sportivi, alla violenza dentro e fuori dagli stadi, all'uso di prodotti pirotecnici o a potenziali azioni terroristiche.
L’esame degli eventi considerati ha permesso di evidenziare come i rischi rilevati sono stati creati, tra gli altri fattori, dall’inefficace rispetto degli standard di sicurezza e dal mancato rispetto delle leggi nazionali sulla sicurezza, da errate istruzioni, insufficienti controlli agli ingressi degli stadi o da personale inadeguato dal punto di vista numerico e delle capacità d’intervento.
Il membro del Comitato Esecutivo UEFA e vice presidente del Comitato UEFA Stadi e Sicurezza, František Laurinec nel suo intervento ha esortato tutte le parti coinvolte nella sicurezza ad agire in piena conformità con le leggi europee e nazionali, e a rispettare le buone pratiche. Ha fatto notare come il mancato rispetto di questo imperativo, poi accresce il rischio di responsabilità. Da questo discende che tutte le persone e gli enti interessati devono impegnarsi a fare proprio il principio di un approccio integrato collaborativo e ad adottare le misure necessarie per metterlo in pratica, non solo in occasione delle partite di alto profilo, ma come una questione di ordinaria amministrazione in modo da farlo diventare un patrimonio di cultura e buone pratiche.
Una grande attenzione è stata dedicata al rischio di attacchi terroristici nelle partite che diventa una priorità. Gli avvenimenti dell’ultimo periodo hanno reso evidente che gli eventi calcistici sono un obiettivo primario. Tutti gli attori impegnato nello spettacolo calcistico devono remare dalla stessa parte per contrastare il rischio di terrorismo e nessuno può abbassare la guardia o pensare che il problema non lo riguardi.
I dirigenti del calcio hanno accolto con grande favore gli sforzi fatti dall’Unione Europea per migliorare l'efficacia della cooperazione delle forze dell'ordine su questo tema e hanno sottolineato come questa collaborazione riveste la massima importanza. Solo così si può ridurre al minimo il rischio sicurezza di milioni di cittadini europei che partecipano alle partite di calcio o che risiedono nelle città che ospitano eventi calcistici.
Tutti gli stadi che ospitano importanti partite di calcio devono conformarsi agli standard europei sulla sicurezza per garantire che queste norme siano applicate in modo efficace. Diventa fondamentale che tutti gli impianti sportivi siano regolarmente ispezionati da un organo pubblico indipendente che abbia conoscenze specialistiche sul settore della sicurezza degli stadi.
Tutti dovrebbero accogliere con favore queste regole a tutela della sicurezza. I rischi potenziali sono davvero seri. È in gioco la vita delle persone, ed è compito e responsabilità di tutti quelli che operano in situazione, assicurare che i tifosi possano divertirsi a un evento calcistico in piena sicurezza e in un ambiente protetto e accogliente.
Questa è il grande compito affidato ai dirigenti sportivi e tutti devono agire di conseguenza. Quindi, al di là che si faccia parte delle forze dell'ordine, del personale della sicurezza negli stadi o si sia organizzatori di un evento, l’inefficace prevenzione di rischi prevedibili o evitabili rientra nel rischio di responsabilità oggettiva della parte responsabile.