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Data: 19/05/2018 -

Destini capovolti e intrecci da Champions per un Lazio-Inter che vale tutto

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Quando Luciano Spalletti conquistava per la prima volta l’ingresso in Champions League da allenatore, Simone Inzaghi collezionava appena 5 presenze con la maglia della Sampdoria e probabilmente non pensava nemmeno ad un futuro in panchina. Era la stagione 2004/05, 13 anni dopo i loro destini si sono capovolti. ‘Lucio’ ha girato il mondo, ha vinto tanto e ora vuole farlo anche con l’Inter. ‘Simoncino’ invece ha stravolto la sua vita, da ragazzo esuberante e sopra le righe è diventato un allenatore tutto d’un pezzo, tra i migliori del nostro campionato. I due si rispettano ma spesso non se le sono mandate a dire. Si sono già sfidati 5 volte, in 4 occasioni nel derby di Roma. Finora ha prevalso l’equilibrio, ma domenica sera non ci sarà spazio per la parzialità. Sarà una serata da dentro o fuori, da tutto o niente (o quasi). Una serata che mette in palio tanto: prospettive future, blasone europeo e ritorno economico. Incastonata in una cornice di pubblico delle grandissime occasioni, con il pienone biancoceleste e l’esodo nerazzurro a colorare una notte da brividi. Storie e destini si intrecceranno in una trama da Champions, con il giallo de Vrij sullo sfondo, il testa a testa tra Icardi ed Immobile a coronare il re del gol e l’incrocio tra Milikovic-Savic e Candreva a certificare la sfida tra i centrocampisti biancocelesti più prolifici di sempre in una sola stagione.

Immobile sfida Icardi

Ci ha sempre creduto Ciro, anche quando l’infortunio dello scorso 29 aprile sembrava avergli scippato la possibilità di giocarsela fino in fondo. Non ha mai mollato però, perché a quel titolo di capocannoniere ci tiene da matti. Le lacrime sulla panchina dello stadio ‘Grande Torino’ hanno lasciato spazio alla voglia di tornare a segnare, nella notte più importante di tutte. E’ migliorato giorno dopo giorno, è arrivato alla vigilia della partita con l’Inter in condizioni accettabili per scendere in campo. Non sarà al 100%, ma vuole esserci. E ci sarà. Per centrare la Champions e per contendere ad Icardi il titolo di re del gol della Serie A. 29 reti il biancoceleste, 28 l’argentino. Sono gli attaccanti più prolifici del campionato, non potevano scegliere serata migliore per mettere in scena il duello finale. Storie simili le loro. Partiti dal basso, arrivati in cima e costretti a lottare per risalire. Ciro dalla Circumvesuviana che da Tore Annunziata lo portava agli allenamenti del Sorrento è arrivato fino alla Juventus. Tanti gol, capocannoniere e miglior giocatore del Viareggio. Risultato? Esordio in Serie A al posto dell’idolo di sempre Del Piero, ma un amore mai fiorito con i colori bianconeri che lo ha portato a cambiare aria. Un po’ come successo ad Icardi, partito dai sobborghi di Rosario, esploso nel Barcellona ma costretto ad andar via per cercare la sua strada. L’ha trovata con l’Inter, che domenica cercherà di condurre a quella Champions League che non ha mai disputato.

Il ritorno di Candreva

Il ritorno di Candreva all’Olimpico sa di paradosso: il centrocampista biancoceleste più prolifico di sempre sfida la sua ex squadra con zero gol all’attivo in campionato. Non gli era mai successo prima in carriera di rimanere a secco, ma ha ancora a disposizione la partita più importante dell’anno. Potrebbe sbancare quell’Olimpico che l’ha prima accolto tra i fischi, poi amato alla follia. Perché in 4 anni in biancoceleste Antonio è riuscito a diventare idolo e trascinatore. Amore e odio, e viceversa. Il suo addio al veleno ha poi lasciato l’amaro in bocca ai tifosi biancocelesti, che hanno però accolto presto un altro centrocampista totale. Ciao Antonio, ecco Sergej, l’uomo dei record. Gol al Crotone e 12 reti in campionato, proprio come Candreva nella stagione 2013/14. Con l’Inter Milinkovic-Savic potrebbe staccare tutti e diventare il centrocampista biancoceleste più prolifico di sempre in solitaria. Sarebbe l’ennesimo traguardo raggiunto dal gigante serbo, corteggiato ovunque ma con la testa alla Champions. Il suo futuro è ancora incerto, così come quello di Lazio e Inter, attese da una notte che vale tutto.



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