Sabato alle 18 si gioca la partita: il derby. Roma contro Lazio, giallorossi contro biancocelesti, due mondi opposti, uniti solamente dalla passione viscerale per la propria squadra. Squadre che negli anni hanno visto campioni assoluti del calcio mondiale sfidarsi, ma non solo. Eh sì, perchè il derby è stato vissuto anche da chi con quelle maglie di fortuna non ne ha avuta molta, anzi. Proviamo così a fare una formazione con le undici “meteore” di Roma e Lazio, partendo dai giallorossi. In questa Top 11 (si fa per dire) i giocatori “scelti” devono aver almeno giocato un minuto di un derby ufficiale negli ultimi dieci anni. Pronti? Partiamo!
Mauro Goicoechea
Un nome, un programma. Lo scioglilingua uruguaiano arrivato nella Capitale nel 2012 per volere di Zeman, viene ricordato ancora oggi per le sue papere. Due in particolare, la prima contro il Cagliari (sconfitta per 2-4 in casa) dove “respinge” un cross di Avelar nella propria porta e poi il derby dell’11 novembre 2012: punizione di Candreva centrale, Goicoechea goffamente non riesce a parare e il pallone finisce in porta piegando le mani del portiere sudamericano. Candreva segna così l’1-1 riportando in parità il derby che poi la Lazio vincerà 3-2. Al ritorno giocherà Stekelenburg, per Goicoechea l’unico derby giocato è a dir poco da dimenticare.
Josè Angel
Arrivato come uomo di fiducia di Luis Enrique, l’esperienza giallorossa del terzino spagnolo è stata travagliata, a cominciare dall’espulsione all’esordio in campionato contro il Cagliari. Un assist in 31 presenze, tanta corsa e… poco altro. Per lui due derby giocati, entrambi da titolare ed entrambi persi per 2-1. Il primo il 16 ottobre 2011, con i gol decisivi di Klose ed Hernanes dopo il vantaggio di Osvaldo, mentre quello di ritorno vede in gol sempre il “Profeta”, oltre a Borini e a quello decisivo di Mauri.
Ivàn Piris
Un anno e 32 presenze nella Roma di Zeman prima e Andreazzoli poi. Tre derby in stagione (tra cui quello di Coppa Italia vinto dalla Lazio in finale) e solo uno giocato: perso per tre a due contro la Lazio di Petkovic l’11 Novembre 2012. La Roma è stata per il difensore paraguaiano una parentesi poco fortunata, un po’ come il suo score con i derby di Roma
Simon Kjaer
Cinquanta minuti. Sono i minuti giocati dal difensore danese nei derby di Roma, ovviamente in solo una partita: il derby dell’11 novembre 2011, sconfitta per due a uno con Luis Enrique in panchina. Kjaer aggancia Brocchi in area: espulsione diretta e rigore che poi verrà realizzato da Hernanes. Quel rigore costa tanto alla Roma, visto che poi il gol decisivo di Klose arriverà al novantesimo.
Mapou Yanga-Mbiwa
Meteora… da prima pagina. Eh sì, perchè il difensore francese è stato l’eroe assoluto di un derby, quello valido per la Champions League del 25 maggio 2015. Dopo il gol di Iturbe arriva il pareggio di Djordjevic, ma tre minuti dopo… ci pensa Yanga Mbiwa! Colpo di testa su cui Marchetti non arriva. Ed è proprio la nostra meteora l’eroe di quel giorno, anche se proprio quella è stata la sua ultima partita con la maglia della Roma.
Fernando Gago
Doveva essere il faro del centrocampo giallorosso, ma il giocatore argentino non è riuscito a portare alla squadra di Luis Enrique quanto avrebbe dovuto. Per lui solamente un derby giocato, quello del 16 ottobre 2011, quello di Kjaer che stende in area Brocchi. Una partita no, anche per Gago, che viene schierato dall’allenatore spagnolo come mezz’ala sinistra, insieme a De Rossi e Perrotta.
Houssine Kharja
Eh sì, c’è anche lui in questa “formazione”, perchè lo ha giocato il derby di Roma. Era il 26 febbraio 2006, la Roma di Spalletti batte due a zero la Lazio di Delio Rossi con i gol di Aquilani e Taddei. Ed è proprio al posto di Taddei che Kharja entra al 88esimo. Due minuti di derby. Due minuti di gloria. Due minuti che lo fanno entrare di diritto nella nostra Top 11.
Shabani Nonda
Anche lui è riuscito a vivere il Derby di Roma, per sette minuti. Entrato al 83esimo del, il 23 ottobre 2005, il derby finisce 1-1 con i gol di Totti e Tommaso Rocchi. L’attaccante congolese prende il posto di Vincenzo Montella per i minuti finali ma non riesce a segnare. La sua avventura in giallorosso si conclude con 8 gol fatti, di cui 4 in Serie A.
Victor Ibarbo
Su di lui si era creata una grossa pressione mediatica, anche per i tanti soldi che la Roma aveva investito su di lui. Arrivato nella Capitale a gennaio 2015, non convince nei soli sei mesi in cui è stato a disposizione. Gioca però il derby del 25 maggio, quello vinto dalla Roma con il gol decisivo di Yanga-Mbiwa, entrando al posto di Totti al 61esimo. Dopo dieci minuti arriva il gol di Iturbe. Assist? Di Ibarbo. Del resto, quello è stato il derby delle meteore.
Seydou Doumbia
Due gol in 14 presenze con la maglia della Roma. Non poteva mancare lui nella formazione delle meteore, visto che il derby contro la Lazio lo ha giocato, anche se solamente per sei minuti. La partita è, ancora, quella del 25 maggio 2015. Al 84esimo Doumbia prende il posto di Iturbe, e dopo un solo minuto Yanga-Mbiwa segna il gol decisivo. Coincidenze?
Adriano Leite Ribeiro
Il giorno della presentazione, allo Stadio Flaminio, Adriano ha conquistato tutti, poi però… solamente otto presenze senza gol. In queste otto (sfortunate) presenze anche 45 minuti di derby in Coppa Italia il 19 gennaio 2011 con Ranieri in panchina, che qualche mese dopo andrà ad allenare l’Inter, la squadra con cui Adriano era diventato l’Imperatore di Milano. Ma quella è un’altra storia e soprattutto… altri derby!