Dele Alli, il futuro inglese post generazione Lampard-Gerrard
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 02/11/2017 -

Dele Alli, il futuro inglese post generazione Lampard-Gerrard

profile picture
profile picture

5 anni fa esordiva in League One con l’MK Dons, ora segna una doppietta al Real Madrid: l’escalation di Dele Alli in un’immagine. Segni del destino, quello di un predestinato da 39 gol e 25 assist in 109 presenze. Uno di quelli di cui si parla da anni tanto da sembrare un veterano quando invece di anni ne ha appena 21. Il nuovo crack del centrocampo dell’Inghilterra dopo la generazione Lampard-Gerrard. Quest’ultimo poi idolo di sempre del ’96 del Tottenham. Alli infatti non ha mai nascosto tutta l’infinita stima nutrita nei confronti della bandiera del Liverpool, tanto da scegliere gli scarpini da calcio ai tempi dell’Academy in base a quelli calzati dall’idolo di Anfield in quel periodo. Lo sponsor tecnico qualche anno dopo è diventato anche lo stesso, forse per un nuovo segno del destino. Infine stasera ha voluto nuovamente emulare Steve G andando in gol contro il Real. Segni del destino, dicevamo. Quello che ha contrapposto Alli ed il Real rendendo la squadra di CR7 tappa cardine di vari step in carriera: prima l’esordio in maglia Spurs nella preaseson del 2015 all’Allianz Arena in amichevole, poi i 2 gol di oggi che potrebbero valergli la definitiva consacrazione. Ma chissà che in futuro le loro strade possano incrociarsi. Tutta ‘colpa’ dell’interruzione del rapporto tra il centrocampista del Tottenham ed il suo storico agente, Robert Segal – col quale tuttavia Alli ha un contratto di altri 2 anni che costringerebbe il giocatore a riconoscere all’agente una percentuale in caso di rinnovo con gli Spurs o di cessione –, argomento che inevitabilmente ha spinto i media ad ipotizzare un futuro cambio di maglia accostandolo a vari agenti del calibro di Mendes e Raiola ma soprattutto alle big europee con Utd e, appunto, Real in pole. Una situazione che ha intimorito in primis Pochettino in un avvio di stagione a dir la verità non proprio felicissimo per Alli, fino a stasera: “Non bisogna dimenticarsi di chi ha influito positivamente nel raggiungimento di certi risultati in carriera. L'immagine di Whatsapp di Dele rappresenta un cartone animato con un ragazzo circondato da persone che vogliono una parte di lui. Io do molta importanza a queste cose e ciò mi suggerisce che abbia bisogno delle persone giuste al proprio fianco. Un campanello d’allarme rafforzato dal tanto, troppo nervosismo dimostrato nelle ultime settimane. L’apice raggiunto nello scorso match di Premier contro lo Utd col battibecco con Young, con Alli reo di aver suggerito all’avversario di “ritirarsi su un deambulatore” prima del face to face. Ma niente di grave per Pochettino: cose che capitano nella crescita di un ragazzo dal talento raro. “Penso sia normale un periodo così dopo un’eccellente stagione e mezza. È stata una strana preseason per Dele per diverse ragioni. Non sono preoccupato e credo debba solo giocare pensando a divertirsi. È arrabbiato con se stesso perché non sta rendendo come vorrebbe ma il suo momento sta arrivando, proprio come l’inverno”, ha dichiarato nella conferenza pre partita l’allenatore argentino. E così è stato. All’esordio stagionale in Champions dopo aver scontato la squalifica di 3 giornate rimediata nella scorsa Europa League contro il Gent. 2 gol, mal di testa a Sergio Ramos e 3 punti per il Tottenham capolista del Gruppo H a quota 10. Di fronte a un certo Southgate accorso a Wembley (anche) per lui. “Ve l’avevo detto che Dele stava arrivando!”. Era troppa la voglia di Champions per lasciarsi sfuggire un’occasione così. Pensate che nel match precedente contro il Real ma al Bernabeu, nonostante fosse squalificato, ha viaggiato con la squadra fino a Madrid allenandosi normalmente. Dicono che osservare i propri compagni giocare in uno stadio così senza poter scendere in campo l'abbia fatto sentire come un leone in gabbia. Ha realizzato definitivamente quanto certi eccessi siano controproducenti dandone dimostrazione sul campo. Tutto secondo le previsioni del saggio Pochettino: “L’ultimo step che deve fare è mentale. È un giocatore speciale e col tempo, crescendo senza commettere ulteriori errori, diventerà uno tra i più grandi d’Europa. La continua ascesa di Alli con la prestazione di stasera potrebbe aver definitivamente indotto gli Spurs a correre ai ripari anche dal punto di vista contrattuale al fine di prevenire eventuali colpi di scena futuri dettati del già citato cambio di agente. Nonostante il proprio gioiellino percepisca £50,000 a settimana a fronte di un contratto di 6 anni firmato lo scorso settembre, secondo fonti provenienti dall’Inghilterra, i vertici del Tottenham starebbero pensando ad un nuovo accordo – da raggiungere prima dei Mondiali - da circa £80,000 a settimana, tale da rendere Alli il secondo più pagato della squadra alle spalle di un Harry Kane da £100,000 a settimana. Se si ripensa ad appena 5 anni fa quando esordiva in League One con l’MK Dons, vengono i brividi. Per le cifre, certo. Ma anche e soprattutto per l’escalation che l’ha visto protagonista. Rendendolo non solo un predestinato ma anche l’ indiziato numero uno per riscuotere – con un’altra maglia – l’eredità del suo idolo Gerrard.



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!