Che fine ha fatto la 10 bianconera? Domanda che La Stampa ha posto a uno che ha portato quel numero sulle spalle per 19 anni e lo ha fatto diventare leggenda, Alessandro Del Piero. "Non capisco perché non mi chiamino, sto ancora abbastanza bene" - scherza Alex - "Fa uno strano effetto non vedere quella maglia, anche se oggi il mondo è cambiato tanto. Il 10 della Juve resta pesante e importante: non solo per me, ma per Sivori, Platini, Baggio. Mi farebbe piacere se l’avesse Dybala, ma è contento del 21, che è un altro numero con una storia, alla Juve". Pronostico sul mercato: "A fine mercato la Juve sarà davanti a tutti e lo dico su quello che è il passato: cioè i campionati vinti e il non cambiare tanto, perché è già molto forte. L’ha dimostrato l’anno scorso, anche se dal primo giorno di ritiro si volta pagina e loro sono i primi a sapere che dovranno sudare ancora di più. Da altre parti sta crescendo una consapevolezza diversa, soprattutto in Milan e Inter: probabilmente, il prossimo anno ci sarà più battaglia".
Un altro possibile erede per la 10 potrebbe essere Bernardeschi: "Sarebbe un bel colpo per tutti e due. Ha grandi attitudini. È un ragazzo che ha già dimostrato di avere grandissime qualità e la Juve è sempre stato un ambiente molto aperto. Anche se difficile, impegnativo, di grandi responsabilità, dove devi tendere a sbagliare non tanto, ma pochino. Mi piace l’atteggiamento al gioco che ha, perché le caratteristiche tecniche e le qualità che possiede sono abbastanza chiare. Ma mi colpisce come interpreta il gioco, la partita: è bello da vedere, uno senza troppe scene. Ha questa attitudine, fondamentale. La Juve è una squadra fortissima, ma ha dei giocatori che fra poco saranno a un passaggio importante e quindi è giusto investire sui giovani. Anche se per inserirti nella Juve devi essere bravo bravo e avere un po’ di tempo".