Per anni è stato protagonista a San Siro con la maglia bianconera. Alessandro Del Piero non si perderà di certo il "big match" della trentaduesima giornata, quel Milan-Juventus che per Alex ha sempre avuto un fascino particolare : "Negli anni novanta sicuramente, ma anche un po’ più in là" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Ma come non citare le partite con l’Inter o con la Roma o tante altre. Di certo, il fascino di giocare a San Siro contro i rossoneri è difficile da eguagliare. Pronostico? 2 a 1 per i bianconeri. La Juventus ha centrato 20 vittorie su 21, e dopo essere partiti così male. Davvero una grande impresa. Sicuramente la tenuta mentale della Juve non ha paragoni. Ma mai come quest’anno sono state fondamentali anche le gambe. Per fare una rimonta così, e reggere quando sei arrivato in testa, ci vuole tanta birra. L’essenza dello sport è battere il tuo avversario, dando tutto per vincere, avendo la vittoria come ossessione. Solo così lo rispetti e onori lo sport. Non si tratta di slogan ma di cosa significa essere campioni. Alla Juve questo è molto chiaro. Quando si vince e quando non si vince".
Scudetto già assegnato? "Assolutamente no. Può sempre capitare di tutto, ma certo mi sorprenderebbe se la Juve si lasciasse sfuggire lo scudetto. Il Napoli è una realtà straordinaria, ha giocato un calcio entusiasmante e reagirà. Ho ammirato il lavoro di Sarri, sarebbe un peccato che mollassero perché butterebbero via qualcosa di grande che stanno costruendo anche per il futuro. Ma non lo faranno". Dybala è imprescindibile: "Fin dal primo momento in cui l’ho visto con la maglia della Juve, ho pensato: questo deve giocare sempre. Mi ha colpito da subito la personalità con cui ha affrontato la responsabilità, in relazione alla giovane età. Al di là dell’aspetto tecnico, è forse questo che accomuna il mio inizio alla Juve con il suo". Miglior Milan affrontato in carriera? "Ne ho apprezzati tanti, a cominciare dal primo che ho sfidato, con Tassotti-Baresi-Costacurta-Maldini in difesa. Ho sempre avuto grande considerazione per la squadra e per la società".
Secondo Del Piero, Zidane ha le carte in regola per diventare un buon allenatore: "E’ intelligente, conosce il calcio e ha una grande umanità, dote non da poco. Gli auguro il meglio e anche di rimontare col Wolfsburg". In chiusura d'intervista un pensiero anche per Totti: "Non posso giudicare a distanza e poi ogni frase genererebbe paragoni con la mia storia. Mi limito a dire che sono e sarò sempre vicino umanamente a Francesco, che si merita il meglio".