Manca davvero poco ai sorteggi della nuova Champions League, che fra le tante vedrà protagonista la Juventus. Oggi a guidarla c'è Cristiano Ronaldo, per tanti anni però c'è stato Alessandro Del Piero. Una l'ha anche vinta, da ragazzo. Un'altra l'ha giocata nel 2008: "Quando siamo ritornati in Champions dopo la Serie B - ha ricordato ai microfoni di Sky Sport - si trattava di anni particolari, la rincorsa verso la vittoria dopo il 2006 è stata ricca di insidie ed ostacoli. Sono felice di essere riuscito a vincere di nuovo prima di lasciare. Adesso la Juventus aggiunge solidità di anno in anno, in attesa del trionfo europeo".
Uno dei momenti più emozionanti della sua carriera europea ha un luogo ben preciso. Stadio Bernabeu, 5 novembre 2008. Lui stende il Real co una doppietta, i tifosi gli riservano una standing ovation nel momento della sostituzione: "E' stato tutto davvero speciale - ha detto - si trattava di un palcoscenico unico, dove stavamo affrontando una squadra storica come il Real, un club dai tifosi esigenti e abituati a grandi campioni. Un momento delicato e inaspettato, perché in quel momento la partita era combattuta e con il Real avevamo giocato tante volte. Di solito, quando è così, si crea una rivalità e i tifosi avversari ti fischiano. L'idea di essere stati riconosciuti e apprezzati da un pubblico così esigente che doveva esserti ostile è impressionante. A Ronaldo è successa la stessa cosa a Torino, io c'ero. E' bello vedere gesti del genere che riconoscono un campione".
La sua storia con la Juventus, ricca di amore, numeri, record: "Tanti anni intensi - precisa - in cui ho vissuto storie assurde, vincendo tutto. In cui però ho conosciuto anche il baratro e la forza di reagire. I tifosi hanno attraversato un'epoca con me in campo". Nel febbraio 2011 la firma del contratto in bianco: "Un gesto forte, che però rifarei. Si è trattata di una scelta fatta per fermare quello che di sgradevole si stava creando intorno a questa storia. Qualcuno diceva che guardavo solo l'aspetto economico, ma io con la Juve non ho mai firmato per soldi. Soprattutto dal 2006 in poi. Tutto questo poi mi ha permesso di vivere con serenità il finale di stagione e di tornare a vincere con quei colori".
Tante battaglie, culminate il 13 maggio del 2012 con l'addio allo Stadium: "Incredulità, paura, emozioni. Provavo tutto questo - ammette Del Piero - non volevo arrivare a quel momento, non ci credevo, ci ho messo un po' per realizzare che stavoo lasciando tutto, per sempre. L'emotività che è uscita in quegli attimi e per i 20' successivi è stata unica nel suo genere, inaspettata e spontanea da parte di tutti. Questo ha dato bellezza al momento. I tifosi oggi mi fermano per strada e mi dicono "Io c'ero". E poi è capitato tutto in concomitanza con lo Scudetto".