"Avremmo potuto fare sicuramente di più. Sono un po' più grande dei giocatori ma anche i più esperti sapevano che era una partita difficile. Ed è giusto che i giovani sbattano la testa. Il risultato ci fa bene per crescere, quando sembrava che la partita sarebbe stata nostra con facilità abbiamo capito che nel calcio non c'è niente di facile". La delusione di Roberto De Zerbi dopo il pareggio contro il Cagliari. Il Sassuolo, con un uomo in più dal 48esimo, non riesce a portare a casa la vittoria e, almeno per il momento, interrompe il sogno Europa.
L'allenatore nel post gara ha analizzato la partita e la prestazione dei suoi calciatori. "Queste sono le partite in cui dobbiamo essere più cattivi o rimane il rammarico di aver buttato via due punti - afferma De Zerbi -. Parlo di cattiveria, di sapere che era una partita pericolosa e che quando hanno espulso Carboni lo è diventata ancora di più. Quando il Cagliari superava la metà campo dovevamo prenderla come un campanello d'allarme. Sono punti persi che danno fastidio perché se avessimo messo un po' più di sangue avremmo potuto vincere".
L'allenatore del Sassuolo ha parlato anche dei tanti impegni ravvicinati: "Io mi sto divertendo a giocare ogni tre giorni, dormo poco ed è l'unico limite di questo periodo, amo quello che faccio e non mi lamento di orari o giorni. E' chiaro che abbiamo preparato la partita questa mattina, sarebbe meglio prepararla in 7 giorni ma è una condizione democratica perché capita anche agli altri. I miei dello staff dicono che sono troppo esigente, a me non piace prendere alibi o scuse. Noi dobbiamo fare di più, molto di più perché oggi è una partita diversa dalle ultime. E' una partita che quando la vinceremo in maniera convincente avremo fatto quel salto mentale per lottare per il settimo posto".
Infine De Zerbi fa autocritica e parla di mercato in uscita. "Si vede che non sono stato convincente come avrei voluto, ma credo che ci arriveremo perché è l'aspetto a cui tengo di più. Non va via nessuno? Me lo hanno detto ma non devo aver garanzie per rinnovare il contratto, se andranno via perché lo vogliono credo sia meglio farli andare, tenere controvoglia a me non piace. Sarei contento se Locatelli, Boga e Berardi rimanessero perché non hanno ancora completato la maturazione. I miei sono bravi ragazzi, non entrano in campo superficiali o senza voglia. E' l'ultimo step da imporci. Giochiamo bene, sappiamo che abbiamo qualità, però bisogna vincere le partite. Sulla promozione del Leeds? - conclude De Zerbi - Bene, così chi diceva che Bielsa non aveva vinto niente non possono parlare più, ma secondo me non doveva vincere un campionato per capire lo spessore tecnico e umano dell'allenatore"