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Data: 29/07/2019 -

De Rossi: "Qui ho trovato qualcosa di incredibile. Il tifo? Simile a quello di Roma"

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Dopo l’arrivo a Buenos Aires tra l’entusiasmo dei tifosi, gli allenamenti e il primo match stagionale degli xeneizes contro l'Hurucan visto dalla tribuna, Daniele De Rossi si presenta al Boca Juniors. 

L’ex capitano della Roma incontra la stampa per raccontare la sua scelta e le sue prime sensazioni.

"Burdisso mi aveva detto tante cose ti questo club. Chi non sta dentro questo ambiente non può capire cosa significa farne parte e assistere allo spettacolo. Oltre al lato folkoristico e personale, ho trovato qualcosa di incredibile. La gente mi ha aspettato alle 6 di mattina. Non posso ringraziarli meglio di giocare in maniera seria. È una spinta in più per fare al meglio il mio lavoro. In questi giorni, ci siamo conosciuti, abbiamo festeggiato ma devo essere un calciatore serio e questo mi dà ancora più responsabilità" ha spiegato il centrocampista.

"Ho scelto il Boca anche perché il tifo è simile a quello che ho vissuto a Roma. Il calcio argentino mi darà tanto sul punto di vista della passione e dell’energia. Non so cosa posso dare, il mio obiettivo è dare ai miei compagni quello che davo ai miei compagni della Roma. Non sono in grado di fare i gol di Ronaldo e Messi".

Sul rapporto con Burdisso ha aggiunto: "Ci sentiamo spesso, quindi non so quando è arrivata la prima proposta di fidanzamento. Da quando è uscita la notizia ufficiale abbiamo iniziato a sentirci, lui voleva portarmi qui, io volevo pensarci prima di dirgli di sì. Volevo pensarci perché vivevo da 36 anni nello stesso posto. Il sì è stato per la mia voglia di giocar a calcio, perché conosco lui e il presidente. È un professionista serio e credo a lui perché è onesto, se vuole vincere ci credo. È un amico, non mi avrebbe portato in un posto in cui sarei stato male".

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"Solitamente parlo poco, uscivano notizie che non erano vere, altre più vicine alla realtà. Non ho un profilo social, quindi non sentivo bisogno di smentire alcuna notizia, la smentita è arrivata quando ho accettato il Boca. Ho lasciato che parlassero. Ai miei colleghi dirò qualcosa quando avrò finito qui, ma ciò che ho visto finora mi fa pensare che è un posto giusto per lavorare. Qui c’è gente seria e strutture adeguate".

De Rossi ha chiarito anche la sua situazione fisica, sottolineando come l’obiettivo sia quello di presentarsi in campo al meglio della forma: "Mi sono allenato sempre in questi mesi, ma da solo non è la stessa cosa che toccare la palla coi compagni. Penso di aver bisogno di qualche giorno, forse dieci, lo deciderà l’allenatore. Deve pensare alla squadra e non al mio debutto, quando mi vedrà in forma mi butterà dentro. Devo stare qui un anno, ieri sarei entrato in campo pure in borghese, ma una o due partite in meno non cambiano ciò che dovrò fare quest’anno".

Sugli obiettivi: "I miei sono quelli del Boca, quello di vincere la Libertadores e il campionato. Da quello che ho sentito qui si vuole vincere tutto. Spero che mercoledì le cose vadano bene, mi piacerebbe debuttare in questa competizione e spero che passeremo il turno".

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Oltre ai tanti tifosi, ad accogliere Daniele De Rossi ci sono anche due vecchie conoscenze: Zarate e Tevez. 

"Con Mauro e Carlos c’è stata grande rivalità, forse più con Mauro perché era legata al derby, che è diverso da quello col River ma comunque molto forte rispetto. A volte ci siamo dati qualche botta in campo ma sempre con rispetto. Carlos è un campione che ha giocato in grandi club europei. Ci tengo a dire che loro e tutti i compagni mi hanno accolto in maniera incredibile. È bello che vengano i tifosi, ma per un calciatore è importantissimo anche l’accoglienza dei compagni. Loro parlano in italiano ma io in spagnolo mi difendo e mi sto impegnando a parlare".

"Maradona? Ha avuto importanza nel momento in cui ho iniziato a seguire e conoscere il Boca. In quegli anni in cui ero bambino e vedevo le prime volte il calcio erano i periodi di Italia ‘90 e non potevi non innamorarti di Maradona, per quanto tifassi un’altra squadra. Da lì ho cominciato a seguire il Boca e conoscere questa follia che c’è dietro questo club. La scelta ha toccato anche profili umani e familiari". 



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