Dopo la vittoria al Castellani contro l'Empoli, la Juventus è tornata a -7 dalla capolista Napoli.
"Di Vlahovic mi ha impressionato la sua motivazione nel voler segnare"
"Credo che a un certo punto ci trovavamo a quattordici punti dietro la capolista. Poi ci siamo un po' tolti dalla testa lo scudetto: abbiamo detto che dovevamo concentrarci per arrivare alla Champions League e da allora guardiamo partita per partita. Inter, Milan e Napoli stanno continuando a perdere punti e ora siamo a soli sette punti. Dovrebbe accadere un miracolo, ma la situazione sembra già migliore rispetto a 13 partite fa", così Matthijs de Ligt al portale olandese Rondo.
L'ex Ajax si è poi soffermato sull'addio di Cristiano Ronaldo a inizio stagione: "Abbiamo perso Ronaldo alla fine dell'estate e naturalmente si perdono con la sua partenza si perdono anche trenta gol. Non potevamo prendere immediatamente qualcuno come Vlahovic perché era tardi. Questo ci è certamente mancato all'inizio".
E sull'arrivo dell'attaccante serbo: "Quando ho giocato contro di lui avevo già notato quanto fosse forte e tecnicamente bravo. E ciò che mi ha veramente impressionato è la sua motivazione nel segnare, quasi chiamava i compagni di squadra se non riceveva la palla. Avevamo bisogno di un attaccante come lui davanti".
Il giovane olandese ha poi fatto un bilancio sulla sua stagione: "Ho notato che il club mi sta dando sempre più responsabilità. Ora Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci sono spesso infortunati, quindi c'è ancora più pressione sulle mie spalle, il che mi piace. Mi accorgo che posso assumere un ruolo importante".
Infine, il difensore bianconero ha parlato anche del suo futuro commentando le parole di Raiola di qualche mese fa: "Siamo ancora in competizione su tre fronti e mi sto davvero divertendo qui. Ho notato che imparo di più ogni settimana e questo mi piace molto. Quello che ha detto Mino è già successo tre mesi fa; tante cose possono cambiare in questo tempo... Al momento mi sto concentrando completamente su questa stagione".
Il siparietto con Van Basten
De Ligt parla poi del suo stile di gioco, cambiato da quando è in Italia. Il difensore della Juventus si è confrontato con Marco Van Basten, che gli ha parlato dell'errore commesso sul gol del Villarreal: "Ho sempre giocato uomo a uomo all'Ajax e questo lo so fare. Hai un attaccante contro di te o un numero 10 e lo annulli. È lì che penso risieda la mia più grande forza. Ma qui in Italia è diverso. Ad esempio, quel gol contro il Villareal era un perfetto esempio del mio istinto che diceva "Prendi l'uomo" mentre a volte è meglio per rimanere nella posizione, gli italiani sono maestri in questo", conclude De Ligt.
Il difensore olandese ammette di aver imparato tanto da quando è in Italia: "Sì, è così. Sono sempre stato molto appassionato di voler migliorare. Guardando indietro, ero un po' troppo ossessivo la prima stagione. Volevo imparare tutto quello che fanno quei grandi campioni alla Juve. E ora, nella mia terza stagione, sto iniziando a godermi sempre di più il fatto di poter essere qui in questo bellissimo paese. Con una meravigliosa cultura calcistica e grandi club. Qui la chiamano 'Bella Vita", ha concluso De Ligt.